Liste d’attesa, una visita oculistica solo tra due anni

Salute Difficile trovare posto prima del 2025. I casi di tre pazienti alle prese con i centri prenotazione. Difficoltà anche per chi cerca dermatologi e urologi

Liste d’attesa, quasi due anni per una visita oculistica, per una colonscopia o un controllo dermatologico bisogna aspettare il 2025. Difficile anche trovare posto per una Tac.

Ricominciato l’anno tanti cittadini comaschi alle prese con visite ed esami tornano a lamentarsi dei tempi di risposta della sanità locale. Gli appuntamenti per gli approfondimenti diagnostici e i consulti con gli specialisti sono quasi introvabili, almeno per quanto riguarda alcune prestazioni.

La situazione

Per esempio, il signor Vittorio Gallo, contattato il centro di prenotazioni regionale, al telefono si è sentito rispondere che per una visita oculistica in provincia di Como le prime disponibilità utili sono a fine 2025. E l’oculistica, del resto, nel pubblico è una delle specialità più in crisi. La signora Luisa Cattaneo per un controllo dermatologico sempre tramite centralino non ha trovato posto prima dell’anno prossimo. Fatto un controllo a dire la verità, ieri mattina con la ricetta alla mano, gli operatori suggerivano due appuntamenti liberi a Ponte Lambro, a febbraio e a Olgiate, a giugno, per via, con ogni probabilità, di due disdette.

Detto questo è noto come la dermatologia sia una delle branche specialistiche più in difficoltà nel nostro sistema sanitario data la carenza di medici, l’Asst Lariana è alla ricerca continua di nuovi specialisti ed ha il reparto interno portato avanti dalla sola primaria. Un altro cittadino comasco, Simone Colzani, segnala invece che il Valduce ha già esaurito i posti per fare una colonscopia per l’anno in corso e rimanda al 2025. Anche in questo caso i tempi d’attesa per la colonscopia, salvo urgenze, è ormai assodato che sono critici in molti presidi sanitari. La carenza di appuntamenti per esami e visite è legata anche alla carenza di personale. Ci sono pochi medici in forze agli ospedali. Per esempio, sempre nel Comasco il primo urologo disponibile per un controllo è a luglio. Basti pensare che di urologi nel territorio lombardo ce n’è solo 0,64 ogni 10mila abitanti, davvero pochi, anche se mai quanto i gastroenterologi, 0,54 ogni 10mila abitanti. Infine sempre ieri abbiamo aiutato un altro cittadino comasco a prenotare una Tac. Un esame contrariamente ai precedenti controlli citati da prendersi con una certa fretta, da ricetta massimo due mesi. Tramite medico di famiglia e attraverso il centro di prenotazione regionale questo paziente non riusciva a ottenere un posto da ospedali come il Sant’Anna, il Sant’Antonio Abate o ancora il Valduce. Ieri mattina però, consultando il fascicolo sanitario elettronico entro i tempi stabiliti dallo specialista, risultavano dei posti a Villa Aprica e al Cof di Lanzo.

Servono nuove soluzioni

Sul tema della liste d’attesa e più in generale sulla tenuta del sistema sanitario, questa settimana da Villa Erba sono intervenuti il presidente dell’Ordine dei medici di Como Gianluigi Spata e la procuratrice del Valduce Mariella Enoc. L’occasione è il prossimo convegno che si terrà l’8 e il 9 febbraio proprio sul futuro della nostra sanità. Secondo entrambi, Enoc e Spata, occorre mettere in atto nuove soluzioni senza più «piangerci addosso» per il noto problema della carenza dei medici e delle liste d’attesa.

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