Lo sfratto al Palio? Se ne parla in consiglio comunale: «Occupa quegli spazi senza averne titolo»

Palazzo Cernezzi Sindaco e assessore sulle associazioni culturali e sportive:«Giusto che paghino tutte»

Il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore alla Cultura Enrico Colombo sono intervenuti ieri sera in consiglio comunale sugli “sfratti” notificati ad alcune associazioni che utilizzano spazi pubblici. Il primo esempio è stato il Palio del Baradello che deve liberare i magazzini sotto alle scuole elementari di via Giussani, ma sono state citate anche le squadre che sia allenano a Rebbio in via Spartaco, il cui contratto intestato ad una vecchia società è stato stralciato. Oppure la bocciofila che se è andata dalla storica sede di via Balestra e ancora l’associazione Carducci che da decenni cura la sala dei Nobel in viale Cavallotti.

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«La città è di tutti i cittadini – così Rapinese - ma ci sono anche degli obblighi. Noi abbiamo trovato uno stato emergenziale in ogni ambito per qualsiasi concessione. Le più spinose usciranno nei prossimi giorni. Spiace dare lo sfratto come qualcuno ha detto, certo. Ma se una società sportiva non gioca secondo le regole secondo me è giusto che riceva lo sfratto, così come le società culturali. Occorre preservare l’interesse generale».

Diverse associazioni sportive hanno concessioni da rivedere, per esempio lo Yacht Club. L’amministrazione comunale non ha mai citato casi particolare. Al posto della bocciofila, ha detto il sindaco, deve sorgere un nuovo polo museale per il quale il Comune ha chiesto a Fondazione Cariplo un finanziamento tramite i bandi emblematici. «Se ci sono delle regole le rispetti, sennò finisce come in via Spartaco o come per il Palio del Baradello – ha detto il sindaco –. In quel magazzino le norme dell’Ats non hanno mai consentito di lasciare materiali infiammabili, quando sopra c’è una scuola con dei bambini».

«La collaborazione con il Palio è ottima – ha aggiunto Colombo – e continuerà ad essere tale. Al Palio riconosciamo il contributo straordinario annuale e seguiamo l’organizzazione delle manifestazioni. Ma qui l’unico pezzo di carta che abbiamo trovato circa il magazzino di via Giussani risale al 1985, non ci sono atti amministrativi concreti». Colombo ha letto un foglio con tre scritte che citano un ex assessore che aveva dato il suo consenso al Palio in maniera informale. «Dati i lavori di adeguamento antincendi in partenza – così ancora Colombo - abbiamo chiesto al Palio di liberare i locali sotto alla scuola, pur concedendo loro una proroga. Se poi l’associazione avrà bisogno di altri spazi seguiremo una procedura ad evidenza pubblica come per tutte le associazioni che hanno bisogno».

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