Magoni in corsa per l’Europa «Più fondi destinati allo sport»

Elezioni Sottosegretario in Regione, candidata con FdI: «Priorità ai giovani» «Impianti sportivi, stop campanilismi. Il Sinigaglia? Da noi procedure veloci»

Sottosegretario allo Sport e ai Giovani della Regione e oggi candidata alle elezioni europee con Fratelli d’Italia, Lara Magoni parte dai temi che conosce meglio: «Il territorio lombardo ha un patrimonio infrastrutturale ricchissimo, le associazioni sportive e gli oratori in cui si pratica sport sono numerosi e tutti hanno bisogno di aiuto, ma le economie regionali non sono sufficienti a sostenerli tutti». Ecco perché promette, in caso di elezione, di portare a casa da Strasburgo nuovi fondi che possano promuovere progetti di impiantistica sportiva sui territori lombardi.

- Qui il programma di Fratelli d’Italia per le elezioni del Parlamento europeo che si svolgeranno in Italia l’8 e il 9 giugno

Impianti sportivi a Como

Vale anche per Como, dove la situazione non è certo rosea sotto questo punto di vista: «Il caso della cittadella sportiva di Muggiò è sul tavolo della Regione - spiega Magoni - ma non posso promettere nulla, per il momento. L’interesse nell’aiutare Como a sviluppare strutture commisurate alle necessità c’è, stiamo lavorando in questa direzione».

Sullo stadio Sinigaglia da adeguare in vista della serie A Magoni dichiara «disponibilità a facilitare i contatti e i passaggi burocratici con la società: Regione sta seguendo la vicenda».

Per gli altri impianti comaschi però torna a sottolineare come il tema delle tante riqualificazioni necessarie sia condiviso con altre province: «Serve lasciare da parte il campanilismo, perché altrimenti non c’è modo di garantire il supporto economico necessario alle ristrutturazioni di cui tanti impianti sportivi, in tutta la Regione, avrebbero bisogno. Io ho molto a cuore la partita della riqualificazione delle strutture sportive, perché ho molto a cuore i giovani, che maggiormente ne fanno uso. Credo quindi che serva davvero maggiore collaborazione tra Comune e Comune, per sviluppare impianti condivisi e quindi maggiormente sostenibili da un punto di vista economico». Una partita, questa, tutta lombarda e cui, se le elezioni del prossimo giugno dovessero portarla in Europa, Magoni dovrà rinunciare. «Nel caso fossi eletta al Parlamento europeo, so già su cosa puntare. Come assessore al Turismo ho lavorato molto con i fondi comunitari. L’Europa non è fatta solo di macro-temi, ma ci sono ancora tanti fondi liberi che possono essere indirizzati ai giovani e allo sport, di cui già ora mi sto occupando in Regione».

Le Olimpiadi

Se invece le cose dovessero andare diversamente, Magoni continuerà a occuparsi di un territorio, quello lombardo, che nel 2026 sarà posto sotto i riflettori grazie alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Sempre che a quelle si riesca ad arrivare pronti: «Anche con Expo però la Regione era indietro e poi ha recuperato, sarà così anche questa volta e per 20 giorni avremo il mondo sul territorio. Da campionessa (Magoni è stata una sciatrice di successo negli anni Novante, ndr) lo posso dire: questo è il sogno olimpico».

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