Mai così pochi nati: in 8 anni calo del 26%

I dati Istat Record negativo in provincia di Como, con solo 3.738 lieti eventi nel 2023. Erano 5.042 nel 2015. Lo scenario: nel 2042 sul Lario il 27% avrà più di 75 anni

Sempre meno nuovi nati, in provincia di Como nel 2023 è record negativo. Al contrario sono sempre di più gli anziani. L’Istat ha chiuso il bilancio demografico 2023, anno che segna quasi ovunque un ennesimo calo delle nascite. A Como i neonati venuti alla luce sono stati 3.738, nel 2022 speravamo di aver toccato il fondo con 3.780 nuovi nati. Bisogna pensare che fino al 2020 nel Comasco nascevano almeno 4mila bambini l’anno, fino al 2015 minimo 5mila (5.042 per la precisione nel 2015, il calo è del 26% in otto anni). Una cifra che tra il 2002 e il 2009 era in crescita e poi è sempre inesorabilmente scesa.

Sempre secondo l’Istat la speranza di vita alla nascita nella nostra provincia è pari a 84,1 anni (82,1 per i maschi, 86,2 per le femmine). Nella città capoluogo le nascite nel 2023 sono state 534, esattamente quattro in più rispetto al 2021, ovvero i piccoli concepiti durante la pandemia, ma comunque meno rispetto al 2022, con 546 neonati. In città fino al 2019 nascevano all’anno almeno 600 bambini, prima del 2013 più di 700, come a livello provinciale questa cifra è aumentata tra il 2002 e il 2011 per poi calare in maniera costante.

Pochi figli e sempre più tardi

Nonostante l’inverno demografico il numero di residenti in provincia non scende (598.604 al primo gennaio contro i 597.117 del 2023), anche il dato relativo agli abitanti nel capoluogo è stabile (83.799 a gennaio 2024 contro 83.691 del 2023). Più in generale in Italia si assiste invece a una lieve flessione. L’apporto fornito dagli stranieri è sempre più esile, i migranti vicino alla nostra frontiera sono di passaggio e le famiglie con cittadinanza non italiana ormai radicate qui, un tempo più prolifiche, fanno anche loro pochi figli. La media di figli per donna è scesa sotto a 1,2, altro record negativo.

Le neo mamme nel Comasco arrivano al primo figlio a 32 anni, sempre più tardi. Non a caso secondo Paolo Beretta e Daniele Merazzi, i primari dei reparti Maternità del Sant’Anna e del Valduce, è difficile immaginare nei prossimi anni una inversione di tendenza. Infatti la platea delle donne in età fertile si è ormai molto ridotta, come pure il numero di componenti per famiglia.

Lo scenario

In compenso a Como e provincia aumentano gli anziani. Anche gli ultracentenari, sono 206 in provincia e 40 in città (erano 143 e 33 nel 2019). La fascia dei pensionati ingrandisce le proprie fila, gli over 80 rappresentano il 7,6% della popolazione a livello provinciale, gli over 75 il 12,5%, mentre i minorenni sotto ai 18 anni sono il 15%. L’invecchiamento della cittadinanza comporta, oltre a fenomeni economici e sociali, ricadute sulle condizioni e i bisogni di salute.

Le proiezioni, sempre fornite dall’Istat sulla base di possibili calcoli statistici, vedono nei prossimi venti anni nel nostro territorio una ulteriore riduzione della fascia di popolazione giovanile sotto ai 18 anni, almeno di due punti percentuali, mentre la fascia di popolazione sopra ai 75 anni è destinata a crescere ancora, almeno di cinque punti percentuali: nel 2042 sul Lario il 17% sarà over 75 e il 10% over 80.

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