Nuovo porto, cantiere fantasma
Csu: «Finirà entro il 30 giugno»

Sant’Agostino, proteste dei titolari dei posti barca, il caso arriva in consiglio - Nessun operaio al lavoro. Il presidente della società: «Convocata l’azienda»

C’è chi ha portato la barca nel capannone di qualche amico, chi sta pagando ancora il rimessaggio e, ancora, chi sta cercando un attracco alternativo. I titolari dei posti barca a Sant’Agostino stanno perdendo la pazienza soprattutto perché, dopo aver ricevuto l’ordine di sgombrare le imbarcazioni entro lo scorso 7 aprile, non hanno praticamente mai (salvo qualche giornata) visto operai al lavoro.

La vicenda finirà anche in consiglio comunale visto che ormai la stagione turistica è iniziata. A sollevare la questione Ada Mantovani, consigliere del gruppo misto, che dice: «Vedendo lo stato dell’arte sorgono grosse perplessità sul fatto che venga garantito da Csu l’utilizzo del porto da fine giugno, come previsto e c’è anche da chiedersi, a questo punto, se i lavori siano stati iniziati nel periodo più idoneo». Mantovani descrive la zona come «un campo minato, tra area di cantiere delle paratie e transenne dei lavori al porto per i quali, però, da giorni e giorni non si vedono operai» e dice che «l’unica cosa certa è la presenza degli orribili new jersey di cemento». La consigliera parla di «grossi disservizi all’avvio della stagione turistica, sia ai diportisti che per i taxi boat».

Dalla Como Servizi Urbani garantiscono di nuovo che non ci saranno ritardi. «Le informazioni in nostro possesso prevedono la chiusura del cantiere confermata al 30 giugno – afferma il presidente Renato Acquistapace -. Nessuno ha formalizzato ritardi. Lunedì abbiamo convocato ufficialmente la direzione lavori e l’impresa. Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per tenere la situazione monitorata con continui sopralluoghi e sollecitazioni ma non possiamo agire operativamente in nessun altro modo, tenuto conto che da un lato c’è stata una gara pubblica con un regolare vincitore e che dall’altro i termini per la consegna dei lavori non sono formalmente scaduti. Se ci saranno dei ritardi e l’apertura del porto dovesse andare oltre la fine di giugno, Csu valuterà tutte le azioni possibili a tutela dei propri interessi, di quelli dei propri clienti e del Comune».

Ma al di là di eventuali vertenze legali, i titolari dei posti barca sono preoccupati di non poter utilizzare le proprie imbarcazioni durante l’estate. Sempre da Csu ieri hanno detto che sono previste «la realizzazione di uno scivolo per l’accesso ai nuovi pontili mediante una passerella; l’applicazione delle travi sulla parete del molo; la sistemazione del parapetto della passeggiata » e stima il tempo necessario in «15 giorni lavorativi». E ancora: «Le lavorazioni per l’installazione del pontile galleggiante dovrebbero durare una settimana dalla consegna delle strutture per le quali l’impresa ha stipulato un contratto direttamente con l’azienda fornitrice».

Infine spiegano che «la gara pubblicata il 26 maggio 2020 si è conclusa il 14 gennaio 2021 con l’aggiudicazione definitiva, il 18 marzo è stato firmato il contratto, il 7 aprile le barche sono state rimosse dal porto, il 14 aprile si sono concluse le attività di pulizia del fondale, il 20 aprile il cantiere è stato consegnato all’impresa, la chiusura era fissata 60 giorni dopo ovvero il 20 giugno».

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