Parlamentari, il leghista Borghi tra i comaschi meno presenti

A Roma Pubblicate le classifiche delle presenze al voto in aula di Camera e Senato: ci sono anche i nostri parlamentari

Cambiano le legislature, cambiano le maggioranze e i governi non certe forme di malcostume. Tra le più antipatiche di quelle ascrivibili alla politica, rientra senz’altro l’assenteismo parlamentare, cui ieri il portale openpolis.it ha dedicato un ampio servizio ricco di numeri. Tra i parlamentari più assenti alla Camera spiccano i nomi di Umberto Bossi - che ha una percentuale di assenze pari al 99% delle sedute, giustificata però da ragioni di salute -, e di Marta Fascina, “vedova” Berlusconi, che ha mancato il 94,8% delle sedute. Le percentuali sono più contenute in Senato, dove in cima alla classifica dei meno presenti si trovano Marcello Pera (Fratelli d’Italia, 39,6%) e Marco Meloni (Pd, 61,23%). Il conteggio, spiegano quelli di Openpolis, si basa sulle presenze in fase di votazione, anche se i parlamentari possono essere assenti più o meno giustificati. Per esempio: il “nostro” Claudio Borghi (senatore comasco eletto con la Lega in Toscana) ha un discreto numero di assenze ingiustificate (12,7%) ma una percentuale altrettanto alta di assenze per “missione” (52,5%), ove per missione si intende la mancata partecipazione al voto dell’aula in virtù di altri impegni istituzionali: può trattarsi di un incarico ricevuto dalla Camera o dal Senato (solitamente se componente dell’ufficio di presidenza, presidente di una commissione parlamentare o capogruppo) oppure di attività connesse ad altri incarichi politico-istituzionali e di governo. Risulta discretamente assente anche Chiara Braga, deputata Pd, fuori dall’aula il 23,8% delle sedute di voto, con la percentuale di missioni al 23,9%.

Gli altri comaschi: Paolo Emilio Russo (Forza Italia, eletto in Sicilia) è stato presente al 92,6% delle sedute di voto (0,5% missioni, 6,9% assenze); Eugenio Zoffili (Lega, Lombardia) 8,3% di assenze ingiustificate e 47,9% di missioni; Alessio Butti (Fdi, Lombardia) 2,1% di assenze ingiustificate e 83,9% di assenze giustificate per missione (in questo caso si tratta di un sottosegretario alla presidenza del Consiglio); Nicola Molteni, Lega (lui pure sottosegretario ma al ministero dell’Interno) ha partecipato solo al 7,5% delle sedute di voto, con il 4,6% di assenze ingiustificate e l’87,9% di missioni.

C’è da tenere presente però che l’istituto delle missioni non è mai stato normato in maniera adeguata e presenta ancora molte zone oscure, fa presente Openpolis. Ad esempio non viene mai specificata la motivazione che ha portato la presidenza dell’aula ad autorizzare la missione. Se per gli esponenti dell’esecutivo questa può essere abbastanza ovvia, in altri casi non è così.

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