Pd, sì a Minghetti
«Nella squadra
anche Bartolich»

Elezioni a Como. Broggi: «L’obiettivo è che lavorino insieme». «Ora un percorso per tenere unito il centrosinistra»

Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il Partito democratico converge sul nome di Barbara Minghetti come candidato sindaco a Como. Come riportato ieri da La Provincia, l’ex numero uno del Teatro Sociale ha dato la propria disponibilità a correre per la poltrona di primo cittadino.

Il suo nome, all’interno del Pd, raccoglie consensi e soddisfa, di fatto, tutti (non sono emerse contrarietà nella segreteria provinciale e cittadina, riunite lunedì sera). Anche se formalmente, stando alle parole del segretario provinciale Federico Broggi, è ancora in campo il nome di Adria Bartolich, ex parlamentare e già segretaria provinciale della Cisl dei Laghi, sponsorizzata da un’ala del partito. Verosimilmente non ci sarà nessuna sfida e l’ex sindacalista farà parte della squadra di Minghetti.

Il Partito Democratico

«La disponibilità di Minghetti è un’ottima notizia, sia per la città, sia per la coalizione di centrosinistra – commenta Broggi – lei e Adria Bartolich sono due donne di valore: hanno tanto da dare a Como. Entrambe possono fornire un grandissimo valore aggiunto».

L’invito, quindi, non è allo scontro ma alla collaborazione: «Il centrosinistra ha di fronte a sé una grande sfida – continua Broggi - quella della sintesi e della costruzione, che sappia creare le condizioni perché queste due personalità lavorino insieme per Como, nella stessa squadra e con tutta la coalizione». Oltre ai nomi ci sono i programmi, continua il segretario dem, «c’è una visione di città, c’è un percorso da verificare e condividere nei prossimi giorni insieme a tutta la nostra area. Vogliamo confrontarci con tutti, con pari dignità, per costruire e non per distruggere, per unire il centro e la sinistra, perché tutti trovino piena cittadinanza e rappresentatività in questo progetto».

Più esplicito il commento del consigliere regionale Angelo Orsenigo, «entusiasta» della disponibilità data da Minghetti: «È una candidatura che ha tutto il potenziale per aprire, coinvolgere e includere in un nuovo progetto le tante forze cittadine che vogliono lavorare per un cambiamento vero in città». Orsenigo richiama la necessità della sintesi interna, sottolineando come quello di Bartolich sia «un profilo di rilievo». L’invito è a «lavorare per unire, non per dividere. Serve un disegno unitario, un programma che sappia convincere per mettersi all’opera sui tanti, troppi, dossier cittadini ignorati dall’amministrazione Landriscina in questi anni. Ora è il tempo di rimboccarsi le maniche, senza disperdere energie, verso un obiettivo comune». Insomma, la sensazione è che il Pd abbia già scelto.

Svolta Civica e Italia Viva

Il confronto con gli altri partiti e movimenti è in corso: l’obiettivo è costruire attorno alla più votata della lista Svolta Civica alle scorse elezioni una coalizione ampia, in grado di coinvolgere anche Cinque Stelle, Italia Viva, Azione, e che guarda anche a Civitas e Sinistra Italiana.

Il nome di Minghetti incassa il naturale placet di Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica: «Sono molto contento e le sono grato per avere offerto la sua candidatura a correre per la carica di sindaco. Confido che sul suo nome possa convergere la più ampia adesione delle forze politiche. Penso che la città abbia bisogno di una persona come lei».

Parere positivo anche da parte di Alberto Gaffuri, coordinatore provinciale di Italia Viva: «È una figura di rilievo e va presa in considerazione, il suo nome non può essere considerato come uno dei tanti, perché non lo è. Se c’è condivisione sui punti programmatici, allora il percorso comincia sotto i migliori auspici».

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