
(Foto di archivio)
Il caso I residenti si erano lamentati del continuo rumore provocato dai petardi fatti esplodere nelle vicinanze. Responsabili alcuni ragazzi minorenni: li avevano acquistati anche se per legge la vendita a minori è proibita
La chiamata alle volanti della polizia era arrivata dai telefoni di alcuni residenti, disturbati dai botti continui dei petardi fatti esplodere nei pressi delle abitazioni e delle attività attorno a via Giovanni Garrè, a Rebbio.
Una volta sul posto, gli agenti si sono messi alla ricerca di chi esplodeva quei botti, trovando un gruppo di giovanissimi solo poche decine di metri più avanti, in via Paoli. I botti tuttavia erano nelle mani di un solo ragazzetto, di 12 anni, che non avrebbe potuto (per legge) comprarli.
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