Più rifiuti che turisti: in centro invasione di sacchi e bidoni

Disservizi Piazze e strade della città piene di spazzatura. Raccolta sospesa a Santo Stefano e annunciata per ieri. La replica di Aprica: «Ci sono state esposizioni errate»

Il residente percorre via Bonanomi a passo deciso. Poi all’improvviso rallenta, si volta verso il cumulo di sacchi gialli, cassonetti verdi, blu e marroni stracolmi e scatole di cartone, e commenta: «Che schifo. Tutta la città è ridotta così». E in effetti in molte zone del centro storico e della periferia, ieri, si vedevano cumuli di rifiuti abbandonati a loro stessi. Nelle vie dello shopping come nelle strade dei residenti. Nelle piazze più amate dai turisti come in quelle a ridosso dei parcheggi di cintura. Nelle stradine acciottolate del centro come sui marciapiedi dei quartieri fuori dalla convalle.

La scena identica in moltissime zone della città: sacchi gialli e trasparenti e poi scatoloni e cumuli di carta e poi cassonetti pieni zeppi. Non propriamente un’immagine edificante per la città turistica né, tantomeno, per la Como post natalizia. Sia chiaro: nulla a che vedere con certe scene a cui le cronache, soprattutto dalla capitale, ci hanno abituato con intere montagne di rifiuti. Ma tutta quella spazzatura in bella (si fa per dire) mostra non è passata inosservata non soltanto agli occhi di chi la città la vive quotidianamente, ma pure a quello dei turisti.

Le indicazioni

Cos’è accaduto? Abbiamo provato a capirlo innanzitutto coinvolgendo - invano - l’amministrazione comunale (contattato nel primo pomeriggio via whatsapp per conoscere il suo parere sull’accaduto, il sindaco di Como Alessandro Rapinese non ha accennato ad alcuna risposta né - evidentemente - voluto fornire spiegazioni ai suoi cittadini). Quindi recuperando i messaggi pre-natalizi inviati da Aprica, la società che ha in appalto il servizio di raccolta rifiuti, e parlando con i commercianti della città.

Come da indicazione giunta lo scorso 21 dicembre, residenti e negozianti hanno seguito alla lettera il calendario festivo previsto per la raccolta rifiuti. Testualmente: “Martedì 26 dicembre la raccolta prevista nelle zone Camerlata – Rebbio (organico, carta e indifferenziato), zona Borghi – San Martino – Tangenziale (plastica, organico, vetro e metalli) e Città Murata (carta e plastica per le utenze commerciali) è sospesa ed è posticipata a mercoledì 27”. Ma l’annuncio non è stato compreso dai più, soprattutto con riguardo all’orario di esposizione. Perché Aprica non lo ha ribadito e ha dato per scontato che nulla cambiasse rispetto al solito, e quindi che i rifiuti dovessero essere lasciati tra le 18 e le 19.30, mentre in tantissimi hanno pensato che il recupero del giorno saltato avvenisse già la mattina successiva, e non la sera come al solito. Peccato che nessuno è passato a ritirare i sacchi, se non in serata. Vero, anche, che oltre a plastica e carta, in centro città sono stati lasciati numerosi contenitori verdi per il vetro, la cui raccolta era annunciata per il 26, essendo saltata la giornata di Natale, e non ieri.

La spiegazione di Aprica

Così Aprica: «Come riportato dal calendario di raccolta rifiuti distribuito alla cittadinanza il servizio ha subito delle variazioni nelle giornate del 25 e 26 dicembre. Tuttavia, in alcune zone della città si sono registrate delle esposizioni errate rispetto alle indicazioni comunicate. A tal riguardo, Aprica ha predisposto laddove possibile operazioni di recupero straordinario nelle aree interessate. La società ricorda che sono previste delle variazioni al servizio anche nei giorni 31 dicembre e 1° gennaio, e pertanto invita i cittadini a consultare con attenzione i calendari ufficiali al fine di evitare disagi».

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