
(Foto di archivio)
Mali di stagione Sale la curva dei tamponi positivi. Influenza ancora lontana ma i malanni sono tanti. Da ottobre la campagna vaccinale per molte patologie
Non è ancora finita l’estate e siamo già alle prese con febbri e febbriciattole, per i pediatri è ripresa la stagione delle infezioni, quanto ai medici di medicina generale hanno gli ambulatori pieni di casi Covid.
La prossima stagione influenzale non è alle porte, bisognerà, dicono gli esperti, attendere l’arrivo del freddo, i contagi promettono numeri da pandemia con una diffusione che interesserà tra il 15% e il 25% dei cittadini. La circolazione dei virus ha ancora una intensità medio-bassa, eppure l’ultimo bollettino regionale diffuso dai medici sentinella vede una curva già nettamente in rialzo.
Il numero pur ridotto di tamponi analizzati segna una ripresa dei contagi da Covid nella popolazione generale, in un mix di agenti patogeni simil-influenzali che causa febbre anche persistente, gastroenteriti, con oltre 2mila casi di influenza in sette giorni stimati per il territorio di Como e provincia. È soprattutto la fascia della prima infanzia, tra gli zero e i quattro anni, a patire l’aumento maggiore.
«Gli ambulatori si riempiono e gli asili già si svuotano – spiega il pediatra comasco Mirko Lombardi – bastano due o tre giorni di contatto ai nidi e i bambini già vengono contagiati. In caso di febbre alta i piccoli restano a casa. Molte famiglie riferiscono in questi giorni di broncospasmi, un sintomo legato a infezioni virali che preoccupa molto i genitori, colpa della tosse e del caratteristico sibilo, magari in piena notte. Occorre nel caso mantenere sangue freddo, non è necessario correre in Pronto soccorso».
Un fatto che invece , non di rado, accade. Non è comunque opera del più temibile virus sinciziale, non ancora in circolazione, adesso ci stanno colpendo i parenti del virus influenzale. I neonati comunque possono aderire alla campagna preventiva per il virus sinciziale promossa in Lombardia per i bimbi sotto all’anno.
Anche tanti adulti stanno bussando alle porte dei medici. «Ci risiamo, vediamo già tante sindromi simil-influenzali – dice Federico Citella, medico di medicina generale – Gastroenteriti, associate a tossi e mal di gola. Non sono tutti Covid, ma l’impressione, detto che pochi fanno il tampone, è che molti siano positivi. Molti pazienti lamentano febbre anche elevata, senza altri sintomi marcati».
«La situazione già adesso inizia ad essere critica – conferma il dottor Lorenzo Giorato – Non siamo a dicembre, ma stiamo visitando tanti pazienti. importantissimo sottoporsi alle vaccinazioni non appena inizierà la campagna».
Campagna che prenderà il via da ottobre, l’obiettivo, difficile, è proteggere il 75% degli over 65, il 55% dei 60-65enni, il 40% dei bambini fino ai sei anni e il 60% del personale sanitario. Una corsia preferenziale è data a pazienti fragili, ricoverati, donne in gravidanza, tramite medici e ospedali, disponibili oltre all’antinfluenzale anche l’anti Covid, l’anti pneumococco, il vaccino contro l’herpes zoster, la difterite, la pertosse e il tetano.
L’Asst Lariana sabato 4 ottobre scende in piazza Grimoldi per chiamare a raccolta i cittadini. Il primo riferimento resta il proprio curante, ma tramite app regionale o fascicolo si può prendere appuntamento. Dal 13 ottobre iniziano a vaccinare anche le farmacie coinvolgendo, sempre gratis, tutta la popolazione.
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