“Rapi Governo”. Il gruppo Facebook che punge il sindaco

Sui social «Il RapiGoverno ha spazzato via i partiti dalla città, portando finalmente onestà e competenze. Nessuna poltrona per i partiti, niente giochi potere. No lobbies, no vipponi, no poteri forti»

Il logo scelto è molto simile a “Rapinese sindaco” con l’ondina blu del lago, ma all’interno, guardandolo bene, c’è scritto “Rapi Governo”. Si tratta un nuovo gruppo Facebook, che al momento conta 88 “mi piace”, in buona parte esponenti di centrosinistra e candidati alle ultime elezioni con Barbara Minghetti e che va “a fare le pulci” al nuovo sindaco. Tra i seguaci ci sono, ad esempio, i consiglieri del Pd Stefano Fanetti e Patrizia Lissi, ma anche Luca Gaffuri. Il capogruppo di Svolta Civica Vittorio Nessi ha condiviso alcuni posti, come hanno fatto altri esponenti politici anche senza ruoli amministrativi. Quasi tutti, come detto, appartenenti al centrosinistra.

In alto al gruppo, nello spazio per le informazioni, si legge testualmente: «Il RapiGoverno ha spazzato via i partiti dalla città, portando finalmente onestà e competenze. Nessuna poltrona per i partiti, niente giochi potere. No lobbies, no vipponi, no poteri forti». Viene definito un sito web di notizie e media, ma non c’è alcun amministratore pubblico.

Ieri più di un chiacchiericcio in città portava al nome di Giovanni Frassi, candidato nella civica di Minghetti, “indiziato” forse perché uno dei primissimi a condividerne i contenuti del neonato gruppo. L’esperto di siti web, però, nega: «Sono solo un lettore e ho condiviso dei link, ma non so nulla di più» ha dichiarato ieri a precisa domanda.

Il gruppo è stato creato il 29 giugno, poco dopo la vittoria di Rapinese. Finora, al di là di alcuni cenni biografici, sono stati pubblicati un paio di video della campagna elettorale nei quali Rapinese parlava della proroga a Colisseum e di togliere «immediatamente» i bus da piazza Roma. Ci sono poi collage di risposte date dal profilo Rapinese sindaco ed alcuni commenti sarcastici sul primo cittadino.

Il diretto interessato, che sui social ha costruito buona parte della sua fortuna politica nel corso degli anni, ieri ha commentato dicendo: «Facciano quello che vogliono, io ho parecchi problemi di Como da risolvere e che sono stati creati da vent’anni di governo dei partiti. Se i partiti adesso si organizzano sotto mentite spoglie in questo modo facciano pure. Hanno evidentemente del tempo da sprecare, mentre io il mio lo sto passando a lavorare per la città. Fin dal primo minuto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA