Cronaca / Como città
Mercoledì 19 Novembre 2025
La consigliera Tocchetti lascia il gruppo Rapinese. Il sindaco: «Tenetevela, è un’assenteista»
Palazzo Cernezzi Toni accesi in aula dopo la decisione di Tocchetti di passare a Forza Italia. «Ha assunto un impegno che non rispettava». Lei replica: «Non sono un’assenteista. E chi mi ha votato approva la scelta»
«Cacciata dal gruppo la consigliera Tocchetti? Confermo, ho un gruppo che si chiama “2027” e lì ci sono solo quelli che rieleggerò. Non rieleggerò Paola Tocchetti». Così il sindaco Alessandro Rapinese ha accolto ieri sera l’annuncio della consigliera Tocchetti, ex rapinesiana, di passare al gruppo consiliare di Forza Italia. E a quest’osservazione il sindaco ha aggiunto anche una spiegazione dei motivi che lo hanno spinto a non inserire in questo canale di comunicazione con i suoi consiglieri di maggioranza anche Tocchetti rievocando una seduta del 29 luglio di quest’anno in cui la consigliera se ne sarebbe andata da Palazzo Cernezzi «mandando a fare in... i suoi colleghi di maggioranza e facendo mancare il numero legale. Evidentemente ha assunto un impegno che non ha il tempo di onorare, se la tenga Forza Italia».
Botta e risposta
Una versione dei fatti che Tocchetti chiarisce: la consigliera spiega infatti che quel giorno si sarebbe dovuta trovare fuori città per un’importante riunione di lavoro ma era rientrata appositamente per il consiglio, su richiesta del sindaco. Una volta arrivata a Palazzo Cernezzi riferisce di aver visto che il numero di legale ci sarebbe stato anche in sua assenza, per l’arrivo di un consigliere di maggioranza che non era stato contato. «Mi sono arrabbiata ed è vero che ho reagito male in presenza di quattro o cinque colleghi di maggioranza e che poi me ne sono andata». La consigliera riferisce anche che il numero legale sarebbe poi venuto a mancare per colpa di un ritardo del treno che ha impedito ad altri consiglieri di maggioranza di arrivare in tempo.
«Vero, io sono 0,00%... ho avuto 35 voti, sono 35 comaschi che per me hanno valore ed è giusto che vengano rappresentati anche in un altro modo. Sono sicura che se mi hanno votata approveranno la mia decisione» ha aggiunto Tocchetti in risposta a un’accusa lanciata dal sindaco.
Rapinese però non si è risparmiato, ieri sera l’ha accusata anche di assenteismo sia dalle sedute del consiglio che dalle riunioni preparatorie convocate tra i consiglieri di maggioranza. «Riunioni - ha specificato a parte Tocchetti - che finché c’ero io venivano convocate perché i consiglieri arrivavano in aula senza sapere nulla delle delibere e degli indirizzi politici sui vari argomenti. Se poi le cose sono cambiate ultimamente, non lo so». Dura anche la reazione dei suoi colleghi di lista espressa dal capogruppo Gianfranco Rossetti: «Sulle parole urlate e i toni accesi in politica, certamente danno fastidio, ma sono preferibili agli accordi sottobanco e alle alleanze che si sciolgono come neve alla successiva tornata elettorale, perché accompagnate da schiettezza e onestà. Noi restiamo fedeli al mandato e alla fiducia che ci vengono dai nostri elettori. Se un consigliere passa dalla nostra lista a un’altra non è più uno yes man, come ci accusa sempre, questo è un vero miracolo».
Il capogruppo forzista
Un riferimento a un’espressione usata dal capogruppo di Forza Italia, Giordano Molteni, per fare riferimento al silenzio con cui molte decisioni della giunta vengono accolte dalla maggioranza in aula. Molteni che ha difeso la scelta della neo forzista sottolineando la difficoltà della decisione: «Io stesso ho invitato Tocchetti a non abbandonare questo consiglio, perché è stata eletta e non si può abbandonare il proprio ruolo. Nessuno di noi qui dentro vale lo 0%, come dice il sindaco. Qui in Forza Italia Tocchetti potrà dissentire, cosa che non è la regola in questo consiglio purtroppo».
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