
Cronaca / Como città
Sabato 27 Settembre 2025
Rebbio, 330 minori in due anni: «Ma dal Comune solo 8.500 euro»
I numeri Dopo le parole del sindaco, arriva una lettera dei parrocchiani: «La convenzione era per 30 ragazzi. Intanto molti altri qui in emergenza»
Como
Quasi mille tra il 2016 e il 2017, 330 tra il 2022 e il 2023: sono i numeri dei minori stranieri non accompagnati accolti nella parrocchia di Rebbio e inseriti dai volontari dell’organizzazione Rebbio Solidale in una lettera scritta dopo le ultime polemiche sull’oratorio e le sue attività. Polemiche sorte a partire dalla dichiarazione del sindaco Alessandro Rapinese, su Espansione Tv, che ha parlato dell’accoglienza offerta ai minori migranti in parrocchia in questi termini: «I cittadini di Rebbio sono esasperati. Basterebbe fare un bel censimento. Non tutti sono obbligati a condividere il desiderio di don Giusto, sicuramente però la legge vale anche per don Giusto, quindi il rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza».
«Accoglienza strutturata in fasi»
Ma i firmatari della lettera raccontano che lo spirito di accoglienza a Rebbio precede l’arrivo di don Giusto Della Valle: «Un’esperienza che a Rebbio ha radici storiche, dato che già negli anni ’89 e ’90 la comunità rebbiese aveva accolto profughi provenienti dal Libano e, tra loro, anche dei minori». E che si è ripetuta in due distinte situazioni di emergenza, nel 2016/2017 prima e nel 2022 poi, quando la parrocchia «che ha fatto la scelta di non dar vita ad una vera e propria comunità per minori, ha offerto ospitalità a minori su richiesta di istituzioni del territorio, polizia di frontiera, Prefettura, Questura, i comuni di Como e di altre città lombarde, sollecitate dalla necessità di tamponare situazioni di emergenza».
Un’accoglienza non lasciata al caso, si specifica nella lettera, ma strutturata in tre fasi: «Ascolto, con mediazione linguistica e accompagnamento psicologico, istruzione nella lingua italiana e formazione professionale. con ricerca del lavoro». La formazione è stata realizzata con collaborazioni sul territorio: Cometa, Confindustria, Enfapi, Fondazione Enaip Lombardia, Fondazione Minoprio e Fondazione Pari Somaschi. E a questa si aggiunge anche un progetto per sostenere i neomaggiorenni con un’accoglienza in strutture esterne alla parrocchia. «Abbiamo più volte sollecitato la riapertura del Centro Puzzle di Tavernola, in grado di ospitare sino a 30 ragazzi e attivo sino al 2016, quando è stato chiuso e mai riaperto dalle varie amministrazioni» aggiungono i volontari.
«Risorse del lavoro volontario»
Nella lettera si trovano anche chiarimenti sulla convenzione sottoscritta, nel 2023, tra Comune e Rebbio Solidale per una comunità per minori di pronto intervento, di 8 posti che, su turnazione, ha ospitato fino 30 minori. Il Comune ha erogato 92.695 euro per coprire i costi dell’accoglienza di ogni minore in convenzione.
Nel frattempo però «la parrocchia continuava ad ospitare in emergenza 79 minori inviati dal Comune in attesa della loro collocazione in comunità». Per tutti i minori accolti a Rebbio al di fuori della convenzione («249 nel 2022, 49 nel 2023») i volontari scrivono che la parrocchia ha potuto contare solo su un contributo di 8.500 euro dal Comune . «Per il resto - scrivono - si è contato sul lavoro volontario, sulla donazione e sull’autotassazione dei parrocchiani e dei simpatizzanti».
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