
Cronaca / Como città
Sabato 05 Luglio 2025
Nuova proposta per lo stadio. Il Como: «Meno di così non ha senso»
Sinigaglia La società ha spiegato le modifiche dopo le osservazioni mosse dalla Soprintendenza

Como
Il Como 1907 ha presentato ufficialmente ieri mattina a Palazzo Cernezzi la sua controproposta sulla riqualificazione totale dello stadio Sinigaglia (dopo il parere espresso dalla Soprintendenza). Nell’occasione è stata formalmente riaperta – fino al 2 agosto – la Conferenza di servizi preliminari.
La Conferenza di servizi
L’organismo raggruppa 22 soggetti e otto dirigenti comunali e si deve esprimere, anche se per ora in modo non vincolante, sul piano di trasformazione dell’impianto sportivo. Nel documento predisposto nei giorni scorsi, oltre alle proposte concrete di modifica, viene chiaramente spiegato il perché si tratti, a loro avviso, di soglie minime per garantire un numero di spettatori (già sceso da 15.200 a 14mila) accettabile per disputare la serie A e le competizioni europee (anche se non le finali o, ad esempio, le partite della Nazionale) oltre alla possibilità di “incassare” le torri faro nella struttura senza sporgenze o pennoni (come oggi) tutti da autorizzare (con procedure complesse), ma anche esteticamente non belli.
Il Como 1907, che si è affidato allo studio di progettazione Populous, ha proposto di arrivare all’altezza di 19 metri, tre in più di quelli chiesti dalla Soprintendenza e tre in meno del progetto originario. E ancora di arretrare il lato est (verso il Monumento ai Caduti) di sei metri dal marciapiede (anziché i 15 richiesti) e ampliare contestualmente di un metro il sedime dell’impianto verso nord (viale Puecher, dove non c’erano limitazioni) e di prevedere una copertura uniforme e simmetrica su tutto lo stadio (senza più le gradinate verso il lago) con visuali trasparenti in due punti per garantire gli scorci sul lago. Questo porterebbe, in ogni caso, a perdere poco di più di mille spettatori.
Nel documento viene precisato che la Soprintendenza «ha lasciato aperta la possibilità “di individuare e valutare eventuali modifiche dimensionali che si rendano necessarie a fronte di ulteriori approfondimenti di progetto”, qualora si dimostrino funzionali al raggiungimento degli standard sportivi e tecnici, inclusi varchi visivi, redistribuzioni funzionali e recupero della capienza prevista». Da qui, quindi, le modifiche che ora finiranno sotto la lente dell’Ente di tutela del paesaggio.
«Incompatibilità»
La società chiarisce, e lo ha ribadito ieri mattina, che il rispetto integrale delle indicazioni contenute nel parere della Soprintendenza determinerebbe «una incompatibilità strutturale e funzionale con alcuni requisiti tecnici e regolamentari obbligatori per impianti destinati ad accogliere competizioni sportive professionistiche».
Questo determinerebbe problemi nell’integrazione dell’illuminazione, nella capienza (sarebbe complicato anche raggiungere i 12mila posti minimi per la serie A) e nella separazione tra i flussi di spettatori. Insomma, secondo il Como 1907 la nuova proposta “di mediazione” consentirebbe di garantire il minimo grado di funzionalità di un impianto a tutti gli effetti nuovo e moderno. Fa presente che un’altezza massima di 16 metri non consentirebbe di inserire nella copertura il sistema di illuminazione che deve rispettare precise normative Uefa (per la Champions League e le competizioni europee) e Fifa: oggi le quattro torri faro che svettano agli angoli dell’impianto sono alte 23 metri (e sono state ridotte due anni fa dopo decenni e dopo riunioni e accordi presi con Enac) ed esteticamente non sono certo integrate nel paesaggio (nella relazione si fa cenno anche all’inquinamento luminoso). Ecco perché non si può, motivano i proponenti, scendere sotto quota 19 metri. Nodo capienza: la società fa presente come tutti i nuovi impianti o quelli riqualificati di realtà “piccole” (da Bergamo a Frosinone, da Brescia a Monza) abbiano almeno 15mila posti. Si scenderà a 14mila, compatibili con serie A e Uefa, ma non di più. Il resto riguarda la sicurezza, la tutela delle visuali a lago e degli ingressi monumentali.
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