Stanze in affitto per i giovani: Como ha un piano per aprire il mercato

Casa Oggi mancano stanze e sono carissime (675 euro). In avvio un progetto per dare garanzie ai proprietari: «La soluzione è aumentare gli immobili in locazione»

Como

La ricerca di stanze singole da affittare in città è un fenomeno in crescita tra i giovani lavoratori ma anche tra diversi adulti. Lo raccontano i dati contenuto nell’ultimo report pubblicato sul portale immobiliare Idealista dove emerge come nel primo trimestre del 2024 Como sia stato il capoluogo che ha registrato il maggior numero di richieste di stanze in affitto con un +143,7% cui si avvicina solo il +112,2% di Venezia.

Cara quasi quanto Milano

L’idea di vivere con coinquilini, fenomeno molto diffuso nelle grandi città, soprattutto se universitarie, secondo Francesca Paini di Fondazione Scalabrini a Como prende sempre più piede anche per via dell’aumento del costo degli affitti tout court che rende difficile per chi ha un solo stipendio a disposizione mantenere un affitto. Va detto, però, che per le stanze la situazione a Como non è più rosea. Stando alla fotografia fatta dal report di Idealista, infatti, in città il costo medio è di 675 euro al mese. Poco meno di Milano (700 euro al mese) e poco più di Bologna (600 euro al mese). Il rincaro rispetto al 2023 è stato del 35%, portando così Como a posizionarsi al quarto posto in Italia per aumento su base annua, dopo Verona (46,7%), Firenze (40,5%) e Venezia (40%).

«Il tema però è che qui le stanze in affitto mancano - spiega Paini (i dati di Idealista confermano che l’offerta a Como è scesa del 46%) -. Gli alloggi ci sono, ma sono vuoti. Motivo per cui con le imprese, il Terzo Settore e la Camera di Commercio stiamo lavorando per costruire un progetto che accresca la fiducia dei proprietari nei confronti dell’affitto a lungo termine». Problema centrale in città, dove l’affitto breve a turisti è decisamente più allettante per gli affittuari perché meno esposto a rischi di ritardi nei pagamenti e morosità da parte degli inquilini.

«Questa è la direzione giusta», secondo Claudio Bocchietti, di Confedilizia che registra a sua volta il fenomeno della richiesta di stanze in affitto sul territorio. «L’accordo territoriale con il Comune di Como per contratti a canone agevolato e cedolare secca prevede la locazione parziale», spiega infatti. In pratica, l’affitto dell’intero immobile viene diviso sul numero di stanze e il singolo inquilino paga per la propria e per l’utilizzo di spazi comuni. Questi ultimi secondo Paini costituiscono un altro tema importante di riflessione: «C’è un lato particolarmente triste di questo fenomeno: spesso giovani lavoratori, ventenni o trentenni, si trovano a vivere con persone molto più grandi. Anche per questo vorremmo lavorare su progetti di convivenza che tengano conto anche di un match più adatto tra coinquilini. Ci piacerebbe poi aiutare di più quei giovani che vorrebbero uscire dalla casa dei genitori, ma non possono permetterselo».

Alleanza con le imprese

Fondazione Scalabrini con Camera di Commercio e vari enti rappresentanti di categorie sta cercando appartamenti da affittare in città per poi metterne in affitto le singole stanze, garantendo anche un sostegno ai proprietari, con interventi di manutenzione dell’immobile migliorativi oltre che conservativi.

«A Como le case vuote sono troppe e i giovani che non ne trovano altrettanti - conclude Paini - Noi vogliamo allearci con i proprietari per un mutuo scambio: offrire loro maggiore tutele e in cambio convincerli a mettere appartamenti a disposizione. Il progetto vedrà la luce da settembre, quindi ora siamo in cerca di proprietari con cui collaborare».

Il profilo di chi cerca

Trent’anni e tendenza alla selettività degli inquilini: è questo il ritratto dell’affittuario di stanze singole tracciato dal report di Idealista. Una ricerca sui principali gruppi Facebook dove è possibile ottenere e scambiare informazioni su appartamenti e stanze in affitto conferma la tendenza anche a Como.

A chiedere disponibilità di stanze in affitto sono soprattutto giovani - si va dal neoassunto con contratto a tempo indeterminato a Palazzo Cernezzi, di 26 anni, al giovane insegnante che vive troppo lontano da Como per pendolare - e se si tratta di donne la richiesta spesso è quella di poter affittare una stanza in una casa dove vivano solo donne. Ci sono però anche situazioni molto diverse: non mancano anche gli uomini o le donne più in là con gli anni (ci sono annunci di ricerca stanza in affitto firmati da persone over 50).

Per quanto riguarda le offerte invece la situazione è molto diversa: se è vero che qualche annuncio di stanze libere si trova, spesso il prezzo è ben diverso dalla disponibilità messa nero su bianco da chi cerca casa (350/400 euro contro i 600 richiesti, in media) e il periodo di tempo per cui la stanza è dichiarata libera può essere anche molto breve (in un caso la proposta è di poter affittare per un paio di mesi durante l’estate). Proposte, queste ultime, che in termini di tempo possono funzionare per i lavoratori stagionali ma non per chi a Como si vuole trasferire in pianta stabile, dopo aver ottenuto un contratto di lavoro.

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