Traglio a pranzo con Renzi
«Mi piacerebbe riprovarci»

Incontro tra il candidato del 2017 e il leader di Italia Viva - «Sto valutando se posso lasciare le mie attività per dedicarmi a Como»

Matteo Renzi e Maurizio Traglio a pranzo insieme, non è impossibile che l’imprenditore comasco già candidato di Svolta Civica ci riprovi.

Ieri a mezzogiorno a Camerlata si sono trovati a pranzo l’ex premier, oggi leader di Italia Viva e Traglio, che con il centro sinistra aveva perso la sfida elettorale nel 2017 contro l’attuale sindaco Mario Landriscina. Alberto Gaffuri, comasco renziano della prima ora, ha fatto da collegamento tra i due.

L’incontro non è stato proprio causale. Certo Renzi era in città per l’ultimo addio a Raffaele Tiscar, amministratore e politico cresciuto a Firenze scomparso in un incidente motociclistico. Ma è stato inevitabile per Traglio e Renzi parlare di politica e delle prossime elezioni comunali previste nella prossima primavera.

«Conversare con Matteo è sempre straordinario – spiega Traglio – è stimolante. È vero che abbiamo condiviso degli scenari che riguardano anche Como e sono lusingato di potermi rapportare ad una persona interessante come lui. A Como serve un candidato che porti alle urne i cittadini e che sappia immaginare e concretizzare per la città un futuro diverso. È un momento storico nel quale ci sono fondi e risorse da investire, dalle infrastrutture alla viabilità c’è bisogno di un rinnovo profondo. Landriscina onestamente penso abbia fatto ciò che riteneva giusto fare e che però non è quel che io reputo sia giusto, anzi. Ci ha provato come poteva, ma i risultati sono largamente insufficiente».

Quello di Traglio sembra un passo avanti, una nuova disponibilità a correre per la poltrona di sindaco. «Mi piacerebbe molto e vorrei farlo – dice Traglio –. Il tema però è capire se sono in grado di dedicarmi alla città lasciando le mie attività economiche in un momento molto complicato. Sarò presto più preciso, lo prometto. Ma sono convinto davvero che oggi si possa fare molto per questa città». Traglio quindi non scioglie la riserva, ma non dice di no. Avere rivisto Renzi che già l’aveva appoggiato da segretario del Pd cinque anni fa l’ha però motivato. Detto che non fosse disponibile si augura che possano impegnarsi Vittorio Nessi e Barbara Minghetti, il magistrato e la colonna portante del teatro Sociale che con lui si erano candidati e con lui sono stati consiglieri nella minoranza Svolta Civica in consiglio comunale. Difficilmente però i due consiglieri citati faranno formalmente un passo avanti.

In un centro sinistra che non ha ancora espresso una candidatura sicura e forte. Nessuno ha mai parlato di primarie e diversi nomi sembrano essere stati accantonati. Altri, per esempio l’ex sindacalista della Cisl Adria Bartolich, restano invece in campo. Ed è proprio il nome della Bartolich che meno piace all’ala centrista della possibile coalizione guidata da un Pd che non ha altre carte pronte da giocare. Traglio potrebbe essere un’alternativa forte, certo però invisa ai possibili alleati di sinistra, per esempio Civitas, ma anche al M5S, intenzionato a correre con i democratici.

Dall’altra parte, nel centro destra, come noto Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia litigano, Landriscina è disponibile, ma è appoggiato dai soli leghisti. L’unica certezza dunque resta la candidatura di Alessandro Rapinese.

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