Valduce, chiude il reparto di Pediatria: «Carenza di fondi e manca personale»

Esclusiva I costi dovuti al Covid hanno costretto i vertici dell’ospedale a fare scelte differenti. Anche il pronto soccorso pediatrico interrompe l’attività: «A ottobre valuteremo se ripartire»

La notizia è stata riportata in esclusiva su La Provincia, in edicola oggi: chiude la Pediatria del Valduce, ad ottobre l’ospedale valuterà se ripristinare il servizio. Dal primo agosto il reparto del presidio ospedaliero cittadino di via Dante Alighieri ferma le sue attività.

Le ragioni sono diverse e sono sostanzialmente tre. La prima è che c’è scarsità di personale, meglio spostare i professionisti sanitari nei reparti che hanno più bisogno ed erogano il maggior numero di prestazioni. Inoltre negli ultimi anni, rispetto ad un decennio fa, il Valduce ha sempre meno pazienti minorenni rispetto agli anziani che al contrario sono diventati il principale target dell’ospedale. Infine ci sono motivazioni di carattere prettamente economico, i due anni di Covid pesano sui bilanci del presidio ospedaliero e bisogna fare delle scelte e dei sacrifici.

Carenze d’organico

La nostra città comunque, almeno per il momento, perde un reparto dedicato all’infanzia e all’adolescenza che contava una ventina di posti letto. Con la pediatria al Valduce chiude anche il pronto soccorso pediatrico. Ora tutti i servizi per i bambini guardano all’ospedale Sant’Anna.

«Dal primo agosto Pediatria chiude, confermo – spiega Riccardo Bertoletti, il direttore sanitario del Valduce – e poi ad ottobre vedremo come vanno le cose. Abbiamo delle carenze d’organico. Assumere professionisti sanitari, medici specialisti e infermieri, è sempre più difficile. Ora ci sono le ferie di mezzo e dobbiamo per forza potenziare i reparti che devono fronteggiare più bisogni di cura. E poi comunque la domanda della Pediatria negli anni è molto calata. Il nostro ospedale in centro città è più votato alla terza età, gli accessi nella stragrande maggioranza riguardano anziani pluri patologici e non certo bambini». Anche durante le fasi più critiche della pandemia il Valduce aveva dovuto chiudere per alcuni mesi la Pediatria.

Il peso del Covid

«Dobbiamo anche fare delle scelte in termini economici – dice Bertoletti – sui nostri bilanci il Covid ha molto pesato. Abbiamo dovuto sostenere delle spese e abbiamo visto delle minori entrate. Molti rimborsi promessi dalla Regione non sono stati poi tradotti in realtà. Attendiamo dei pagamenti ancora dal 2020. Non abbiamo ottenuto fondi per i pazienti positivi dimessi dalla riabilitazione, come pure per i contagiati senza un tampone certificato, tutti test introvabili nella prima fase della pandemia». La scelta è stata valutata con attenzione dai vertici dell’ospedale.

«Resta un punto fermo il percorso nascite e la patologia neonatale – precisa Mauro Turconi, il segretario generale del Valduce – quanto alla Pediatria le conseguenze della pandemia si fanno sentire e dobbiamo gestire in maniera oculata le risorse». Il primario che dirige la Pediatria del Valduce è Daniele Merazzi. «È una pessima notizia per la città – commenta Roberta Marzorati, storico riferimento per i pediatri di Como – parliamo di un reparto con molti specialisti validi, diverse attività mirate. Dislocato in pieno centro, in un momento storico che ha bisogno di servizi di cura. È un vero peccato».

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