Venus chiuso per dieci giorni: la decisione dopo l’accoltellamento di sabato notte

Como Il questore ha predisposto la sospensione dell’attività per impedire che simili fatti si verifichino nei dintorni della discoteca. Un simile provvedimento era già stato preso lo scorso 7 giugno

Il questore di Como mercoledì 6 marzo ha disposto la sospensione per 10 giorni dell’attività della discoteca Venus, al di fuori della quale nella notte tra sabato e domenica un giovane è stato accoltellato. Il locale, situato in via S. Abbondio 7 a Como, rimarrà dunque chiuso ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza: infatti, il provvedimento è motivato dal pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica nelle serate in cui la discoteca è aperta e mira a prevenire altri fatti simili a quello avvenuto tra il 2 e il 3 marzo.

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L’accoltellamento

Il giovane colpito dalla coltellata è stato dimesso dalla terapia intensiva e trasferito in un altro reparto all’interno dell’ospedale Sant’Anna, dove è stato portato quella stessa notte in codice rosso, con il coltello ancora conficcato nel fianco.

Nel corso di successivi accertamenti, di cui uno minorenne, i responsabili dell’aggressione sono stati identificati, così come il movente che avrebbe scatenato la loro reazione violenta: tra i giovani infatti sarebbe scoppiata una lite già all’interno della discoteca, per via di una spinta data dal ragazzo aggredito a una ragazza della compagnia opposta. La lite sarebbe quindi proseguita all’esterno con i tragici esiti che conosciamo.

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L’aggressore maggiorenne è stato arrestato in flagranza di reato e trasportato al carcere del Bassone, il minorenne invece è stato prima fermato e poi trasportato al Cpa di Milano.

Altri provvedimenti simili

Non è la prima volta che la discoteca di via S. Abbondio viene colpita da un simile provvedimento nell’ultimo anno: era già capitato lo scorso 7 giugno, a seguito di una lunga serie di episodi avvenuti all’esterno della discoteca, nel vicino parcheggio e nelle aree limitrofe. Il provvedimento allora era stato adottato, in particolare, dopo i gravi fatti che si erano verificati al termine della serata del 28 maggio, in cui parecchi giovani, in gran parte ubriachi, all’uscita dalla discoteca si erano riversati in strada, dando origine ad una rissa che aveva coinvolto un centinaio di ragazzi, una buona parte dei quali era stata costretta a farsi medicare al pronto soccorso mentre uno era stato ricoverato per le lesioni riportate.

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