Volta, lista esclusa dalle elezioni: sospetti legami con l’ultra destra

Il caso La motivazione ufficiale è il fatto di aver rotto il silenzio elettorale. Giorni di tensione fra gli studenti. La vicenda anche sul tavolo del Prefetto

Quattro studenti eletti (Clara Chianese, Andrea Iacono, Dikran Manoukian e Martina Butti), rappresentanti motivati a fare del proprio meglio per portare la voce dei colleghi nel consiglio d’istituto e le preoccupazioni ormai lasciate alle spalle.

Sembra essere tornato tutto alla normalità al Liceo Volta, dopo le tensioni che si erano registrate in occasione delle elezioni dei rappresentanti degli studenti per il consiglio d’istituto.

La vicenda

Per giorni non si è parlato d’altro a scuola, anche data la delicatezza della vicenda che vede coinvolti due studenti minorenni, oltre a un maggiorenne.

Ma riavvolgiamo il nastro di quello che è accaduto. Le liste candidate erano ben sei e, nel giorno delle elezioni, una di queste, formata appunto da tre componenti, è stata esclusa.

La motivazione emersa, quella ufficiale, era legata all’esposizione di un cartellone riferito alla lista nel momento del silenzio elettorale (periodo durante il quale è vietata ogni forma di propaganda elettorale, diretta e indiretta) proprio nel giorno delle votazioni, ragion per cui i ragazzi erano stati giustamente esclusi. Al voto erano quindi andate le liste “Usain Volt”, “Lista Yolo”, “La Volta buona”, “La Svolta, che rivolta” e “Tutto un’altra Volta”.

Ma subito si è capito come, dietro a questo, ci fosse anche dell’altro. O, quantomeno, tra i corridoi della scuola non si parlava di altro.

La lista, infatti, parrebbe essere stata legata a movimenti di estrema destra, con qualche tensione creatasi anche nei confronti di altri studenti: una situazione che il liceo ha subito intercettato, evitando possibili problemi.

Una versione che, ufficialmente, nessuno della scuola conferma, ma nemmeno smentisce: a microfoni spenti, invece, è questa la verità che emerge da più parti.

«Nessuna dichiarazione»

Ciò che è certo è che, della vicenda, è stato informato anche il prefetto di Como, anche se poi pare non ci siano stati altri sviluppi e la situazione si è dunque risolta al meglio. Come detto la scuola, guidata da quest’anno dalla preside Barbara Pintus, non rilascia dichiarazioni a riguardo, se non che i nuovi eletti sono «ragazzi bravissimi».

E’ infatti già stato fatto un primo incontro di insediamento del nuovo consiglio, con i rappresentanti degli studenti e dei genitori e tutto si è svolto regolarmente, senza riferimenti a quanto è accaduto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA