
Cultura e Spettacoli / Como città
Venerdì 10 Marzo 2023
Il mercato del brutto: stregati dai souvenir
Il saggio Torna in una nuova edizione il geniale “Trofei di viaggio” dell’antropologo e scrittore Duccio Canestrini. «Paradossalmente, l’avvento del web ha incrementato il consumo di questi oggetti: ci sono aste e fiere virtuali»

È una vera e propria mania, qualcosa che scatta nel cervello e ci spinge ad acquistare oggetti che, se visti su un catalogo nel comodo salotto di casa, susciterebbero risate e smorfie di disgusto, e invece quando ci trasformiamo in turisti, per caso o meno, ci appaiono come indispensabili e perfino bellissimi.
Sono i ricordi delle vacanze che l’antropologo e scrittore Duccio Canestrini magistralmente descrive nel suo “Trofei di viaggio – Per una antropologia dei souvenir” riedizione dopo vent’anni del fortunato libro che mette a nudo le debolezze di chi viaggia e vuole portarsi a casa a ogni costo l’aria di Napoli in scatola, il Cristo crocifisso in un “letto” di conchiglie, il Pinocchio made in China, la gondola veneziana in pura plastica oppure, paradosso dei paradossi, la statuetta della dea greca Afrodite, acquistata a Capri come “souvenir d’Italie” ma prodotta a Hong Kong.
Trionfo del kitsch
In viaggio si tende a dimenticare le regole e anche l’educazione, così capita che si rubino cartelli stradali esotici per piantarli magari in giardino, o si vada a caccia di penne biro con le donnine che fanno lo strip-tease se le capovolgi, schiaccianoci ginecologici oppure riproduzioni dell’Adamo nudo della Cappella Sistina. Un trionfo del kitsch che l’autore tratteggia in 18 documentatissimi capitoli - il libro gode anche di una vasta bibliografia finale - a mostrare come, soltanto in Italia, il mercato del ricordo realizzi un fatturato di oltre 700 milioni di euro coinvolgendo ben 18mila piccole aziende.
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