La città perduta riemerge dai quadri

Il calendario 2024 di Sentiero dei Sogni dedicato a 13 luoghi e monumenti scomparsi. Dal Castello della torre rotonda al porto di Como fino alla villa di Giuditta Pasta

Il nuovo calendario dell’associazione Sentiero dei Sogni ci svela i volti di Como e del lago d’altri tempi. I dipinti e le antiche stampe riprodotte, che segnano lo scorrere dei mesi, raccontano con un’operazione proustiana degli autentici landmark (punti di riferimento) perduti negli anni. Il repertorio di immagini spazia dall’antico porto di sant’Agostino a Como alla villa di Giuditta Pasta a Blevio, dal primo battello a vapore che navigò sul Lario al castello della Torre Rotonda sulle cui rovine è stato costruito il Teatro Sociale.

Nell’edizione 2024 del calendario da collezione si possono scorgere il profilo inaspettato dei luoghi del passato oggi trasformati del tutto e i ritratti di scorci iconici che vanno a comporre un affresco dei cambiamenti del nostro territorio. «Quest’anno - osserva Pietro Berra, presidente dell’associazione promotrice - abbiamo pensato di omaggiare la “Patria dei due Plinii”, definizione che è stata abbinata alla città lacustre a partire dalla “Descrizione del Lario”, scritta nel 1537 e considerata la prima guida del territorio comasco, fino alle didascalie di numerose stampe ottocentesche, tra cui quella che abbiamo scelto per illustrare il mese di dicembre». Nel 2024 culminano le celebrazioni del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio che nella sua Naturalis historia, prima enciclopedia dell’umanità pubblicata nel 77 d.C, ha raccolto opere d’arte e luoghi del mondo antico, di cui oggi non avremmo memoria, ispirando così gli autori del calendario.

La riva delle lavandaie

In copertina appare la straordinaria litografia di Samuel Prout dedicata a Como. C’è la riva del lago in bella vista punteggiata da una pittoresca umanità brulicante di vita in cui spiccano le donne al lavoro. L’opera, datata 1839, è tratta da “Schizzi in Francia, Svizzera e Italia” realizzati nel corso dei viaggi dell’acquarellista inglese che divenne famoso per i suoi paesaggi. Il mese di gennaio è introdotto dalla “Veduta del porto di Como e sue vicinanze” (1820). La superba incisione del bavarese Heinrich Adam, su disegno di Peter Birmann e Joseph Rebell, è tra le diverse stampe degli Artaria, la famiglia di editori e mercanti d’arte, originari di Blevio, che ha contribuito a diffondere l’immagine del Lario nel mondo. Si riconosce il porto di Como, interrato nel 1869 per fare spazio a piazza Cavour, e tra gli edifici sul lato orientale c’è l’Albergo dell’Angelo, dove soggiornarono tra gli altri Stendhal e William Turner. Qui nacque Cosima Liszt, futura moglie di Wagner, il 24 dicembre 1837, come ricorda una targa sulla facciata dell’istituto bancario che ha preso il posto dell’hotel. Un dipinto a olio di Nicolas Pigout, di inizio ’800, scandisce il mese di febbraio. La “Veduta della città di Como” all’ombra di un grande albero mostra le mura medioevali che giungevano fino al lago e il Castello della Torre Rotonda, opera della famiglia Rusca del 1286 circa. Il suo abbattimento tra il 1811 e il 1812 fece spazio al teatro Sociale.

A dare il via al mese di marzo è uno straordinario quadro dell’intelvese Domenico Quaglio il Giovane che di trova al museo Puskin di Mosca. S’intitola “Una processione religiosa nella piazza del Duomo di Como” (1817) e restituisce l’atmosfera solenne del momento e le differenze rispetto all’attuale salotto cittadino. Una su tutte è la torre che sarebbe cambiata per ben due volte: subì un taglio per motivi di sicurezza nel 1910 e fu rifatta del tutto nel 1927. Segna il mese di aprile, che nella “Terra desolata” di T.S. Eliot è “il più crudele”, l’acquarello di Rudolf von Alt, custodito all’Albertina di Vienna, dal titolo “La cattedrale e il teatro di Como”(1838). Non ci sono i binari del treno in viale Lecco e si nota di fronte al duomo la cancellata e i due caselli laterali del dazio che venne abolito solo nel 1930. Accompagna le giornate di maggio la veduta del 1842 di Luigi Premazzi che nel dipinto cattura il momento in cui il Palazzo del Pretorio (demolito in parte nel 1665 e del tutto nel 1882) e il Broletto sono stati ridotti per lasciare spazio al perfezionamento della cattedrale. Il mese di giugno si apre con l’incisione del 1850 circa di Jean Jacottet, tratta da un disegno di Philippe Benoist, che raffigura “la via delle scalette”, attuale salita San Donato-sentiero Alda Merini, ovvero la mulattiera tra Como e Brunate costruita nel 1817 per sollevare la popolazione dagli stenti.

Il primo piroscafo del Lario

Il mese di luglio è contrassegnato dal luminoso dipinto a olio su tela di Scuola italiana dedicato a “Villa La Roda a Blevio”, acquistata e ristrutturata da Giuditta Pasta, che mette in luce i cambiamenti intercorsi nel tempo così come il quadro di August von Bonstetten(1838), scelto per il mese d’agosto, che raffigura Villa Carlotta offre un cannocchiale sulla mutata realtà sottostante alla statale Regina. Le incantevoli opere di Eduard Gurk e di Giuseppe Bisi del 1838, che introducono rispettivamente i mesi di settembre e di ottobre, riprendono i festeggiamenti per l’incoronazione dell’imperatore Ferdinando I svolti a Como e sul lago. Si nota il piroscafo Lario nella prima e una veduta di villa Olmo, da Borgo Vico, nella seconda dove spicca l’albero monumentale che diede il nome alla dimora.

Nei mesi di novembre e dicembre, si osserva come è cambiato lo skyline della città nella copia del 1785 di Francis Towne di un’opera perduta del 1781, che è la visione più antica del Lario pervenuta di un viaggiatore del Grand Tour, e nella superba incisione su disegno di Peter Birmann e Joseph Rebell della “Prima veduta di Como, Patria dei due Plinii” (Vienna, 1802-1808).

Il calendario da collezione di Sentiero dei Sogni verrà presentato il 3 novembre, alle 20.45, nella sala Recchi di palazzo Lambertenghi(via Lambertenghi 41) a Como da Pietro Berra. Ai soci di Sentiero dei Sogni verrà data in omaggio una copia dello stesso, che si potrà invece acquisire, presso La Libreria del Ragionier Bianchi e Libreria Plinio il Vecchio, donando 10 € a sostegno dei progetti futuri dell’associazione tra cui il libro “Lettere sul lago di Como” che vede coinvolte alcune classi del liceo Volta nelle traduzioni dall’inglese e dal latino. Ingesso gratuito. Iscrizione obbligatoria al link http://calendariosds.eventbrite.it

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