
Cultura e Spettacoli / Como città
Domenica 08 Giugno 2025
«Un classico per bambini. Ma i temi sono universali»
L’intervista a Tea Orsi, in libreria con “Disney Orgoglio e pregiudizio”, ispirato all’opera di Jane Austen. Una storia illustrata che reinterpreta il celebre romanzo con un linguaggio per lettrici e lettori di tutte le età
Due secoli e mezzo fa nasceva una delle scrittrici più importanti della letteratura, Jane Austen, e a distanza di 250 anni anche Como la celebra. Lo fa con il festival Parolario “Ragione o sentimento? L’eterno dilemma, da Jane Austen a oggi” nel cui programma sono previsti molti appuntamenti con la scrittrice britannica. Tra gli altri anche quello con Tea Orsi, autrice e sceneggiatrice italiana, specializzata in narrativa per bambini e ragazzi che a Como porterà la sua reinterpretazione di “Orgoglio e pregiudizio” (pubblicato per la prima volta nel 1813) raccontata dai personaggi Disney.
Jane Austen è da sempre la passione di Tea Orsi, visto che è stata anche oggetto della sua tesi di laurea in semiotica dal titolo “Da Pride and Prejudice a Bridget Jones’s Diary – Temi e strutture narrative”. Orsi oggi scrive libri illustrati, graphic novel, fumetti, giochi narrativi e programmi TV, collabora con Disney Publishing Worldwide e con altri editori italiani e stranieri pubblicando in italiano e in inglese e il testo che proporrà a Parolario l’ha proprio scritto originariamente in inglese.
L’autrice ospite a Como ripropone la storia ispirata a “Orgoglio e pregiudizio” nella forma di un racconto illustrato da Goodname Studio, in stile Disney, con Topolino e Paperino a fare da attori; con lei nel libro anche Teresa Radice e l’illustratore Stefano Turconi, in una raffinata rivisitazione a fumetti sempre di “Orgoglio e pregiudizio”.
Tea, nel libro lei è alle prese con una delle più classiche storie della Austen e la presenta ai bambini. Solo che nella sua narrazione a dare volto e voci alla vicenda della famiglia Bennet ci sono i personaggi Disney. Zio Paperone, per esempio, assume il ruolo di Scrooge Bennet. Come è stato raccontare una storia così complessa e lontana nel tempo ai bambini di oggi?
Il volume è come fossero più libri in uno. Io ho scritto la mia parte in inglese, la reinterpretazione di “Orgoglio e pregiudizio” per Disney America, testo che poi è stato pubblicato in italiano. Per Disney ho riscritto anche altri classici della letteratura e per Giunti sono già usciti anche “Piccole donne” e altri titoli. La formula è sempre quella di abbinare il racconto illustrato alla parodia a fumetti, in modo da dare ai bambini una doppia possibilità di lettura, divertente e proposta con un linguaggio che non è difficile come nell’originale. L’idea era proprio quella di creare una storia che incuriosisse i bambini, magari un giorno, a leggere anche l’originale.
Complicato affidare a topi e paperi i ruoli dei personaggi della Austen? Una bella sfida.
Sì, non è semplicissimo. Il desiderio è di mantenere i personaggi il più possibile fedeli all’originale. Scelgo io quali utilizzare e, contrariamente a quanto avviene di solito quando non si mescolano tipi di personaggi Disney diversi, qui ho potuto usare insieme topi e paperi. Detto questo, il racconto non è fedele all’originale, è reinterpretato. Ad esempio, nel romanzo originale era la mamma che pensava ai soldi e a sistemare le figlie, qui abbiamo usato Paperone perché il suo personaggio calzava a pennello con il ruolo nel romanzo.
Nella storia che lei ha riscritto è riuscita a trattare per un pubblico giovanissimo anche temi che nell’originale non sono proprio stati pensati per loro. C’è stato un intento preciso?
Sì, secondo me la cosa interessante del lavoro, oltre ad essersi ispirati all’originale creando una storia più leggera e divertente, è l’aver trattato alcune parti non tanto adatte ai bambini modificandole in modo allegro. Ad esempio, abbiamo proposto la fuga d’amore in modo originale usando un escamotage; non è stato facile, ma il risultato è stato molto interessante e le illustrazioni hanno aiutato molto. Questo è stato il mio libro preferito, mi sono molto divertita.
“Orgoglio e pregiudizio” in versione kids arriva quindi dopo tanta esperienza nella trasposizione di classici per i piccoli?
Sì, lavoro dal 2007 nel mondo di fumetti, cartoni animati, contenuti editoriali e queste reinterpretazioni mi piacciono tanto e mi ricordano le collane Disney di quando ero piccola io. Le illustrazioni sono molto romantiche e per ognuna abbiamo cercato di scegliere tecniche diverse. Lavorare su queste parodie è uno degli impegni più belli che ho assunto finora, anche se ho sempre scritto per bambini, per i cartoni animati e anche per il target pre-scolare.
Quali messaggi si vogliono trasmettere ai bambini con questo libro?
Quelli tipici della Disney: la famiglia; l’amore; il fatto che ogni ragazza è diversa e ha le proprie aspirazioni e il proprio carattere, Minnie, per esempio, è ribelle; il non fermarsi alla prima impressione e il non credere alle apparenze; il piacersi per come si è, specialmente se donne, anche se non ci si conforma alle altre ragazze del tempo. Questi sono messaggi importanti anche per le bimbe di oggi e sono molto attuali, come del resto lo è il romanzo.
Qual è allora il senso di proporre classici come questi, ma rivisitati, ai bambini?
Questa opera della Austen è molto attuale e ha ancora senso parlarne ai bambini, anche se mi rendo conto che leggerle in originale non è facile, nemmeno per gli adulti. A me la Austen è sempre piaciuta e ne conosco bene anche la vita, penso che sia ancora utile per capire la società del suo tempo che aveva alcune problematiche diverse da quelle odierne, ma che hanno comunque degli aspetti in comune come, ad esempio, la necessità di mantenere il proprio carattere, di inseguire le proprie passioni.
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