Giornata della salute mentale: «Mi voglio bene, oltre le fatiche della mente»

La storia Vanessa e il suo messaggio di speranza: «Al di là della psicosi c’è la felicità»

Giornata della salute mentale: «Mi voglio bene, oltre le fatiche della mente»
La realtà di Oltre il giardino in una foto di Gin Angri

«La mia vita è una vita come tante altre. Quello che mi ha insegnato è soprattutto che, al di là della malattia, che indubbiamente mi ha procurato tanta sofferenza, non tutti i mali vengono per nuocere». Ripercorrere la propria storia non è sempre facile, ma se questo può essere utile per aiutare a sensibilizzare sull’importanza della salute mentale, del contrasto allo stigma nei confronti di chi vive la malattia e per abbattere il muro del pregiudizio, allora è giusto non sottrarsi.

Vanessa Filippi è una donna che lavora, una moglie, una mamma. A 46 anni, grazie anche a un percorso di psicanalisi, oggi ha nuove consapevolezze. Il suo racconto, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, vuole essere un messaggio per chi ancora ha paura di chiedere aiuto perché teme di non essere compreso, ma anche un invito a riflettere e a guardare oltre la malattia. «Sicuramente se non avessi avuto le mie crisi psicotiche – spiega – non avrei intrapreso un lavoro così profondo su me stessa. Forse oggi non sono completamente guarita, però mi voglio più bene e sono più consapevole». Quando aveva 30 anni Vanessa manifesta le prime crisi psicotiche e da quel momento la sua vita è inevitabilmente cambiata. «Avevo iniziato un percorso analitico e da lì ho iniziato a stare male – ricorda - Per me è stato come se un macigno mi fosse caduto addosso, un peso che probabilmente mi portavo dietro da tantissimo tempo e che a un certo punto non ho più retto».

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