Il flauto magico entra nelle Rsa. La musica che emoziona e sa fare del bene

Opera White Il progetto di Aslico per portare l’opera tra gli ospiti delle case di riposo

La parola “musica” è spesso sinonimo di ricordo e quanto più si avanza con gli anni, tanto più questo legame sembra inscindibile. Qualche volta, però, anche nella maturità della vita di una persona, la musica può diventare il canale per sperimentare qualcosa di nuovo, per aprirsi a nuove prospettive, magari anche inaspettate.

È questo il caso di Opera White, un percorso didattico-musicale, rivolto agli anziani ospitati nelle RSA e ispirato all’esperienza dei format Opera Education del Teatro Sociale di Como. Obiettivo è superare la solitudine all’interno delle strutture e creare attività di socializzazione e inclusione. Un’idea, un sogno che, quasi paradossalmente, nascono proprio dalla solitudine, quella che tutti, anche se in maniera diversa, hanno sperimentato durante la pandemia di Covid-19.

A raccontare la genesi di questo progetto è il suo ideatore, Francesco Malachin: «Quattro anni fa, stavo scrivendo la tesi per la laurea magistrale in Didattica della Musica - dice Malachin, oggi coordinatore didattico e formatore di Opera Education e referente per Opera White - Al centro dell’elaborato c’era la proposta di un format che potesse rivolgersi alle persone anziane, ospiti delle RSA, colpite fortemente dalla prima ondata della pandemia. Da qui nasce Opera White, in cui Barbara Minghetti e lo staff del teatro hanno subito creduto». Così per finanziare il progetto è stata attivata una raccolta fondi con lo scopo di recuperare la cifra necessaria per poter accedere al contributo di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, a copertura del 60% della spesa complessiva (circa 21 mila euro). Un traguardo ambizioso che, grazie al sostegno di molti, è stato raggiunto e ora è pronto a dare i propri frutti.

A partire dai mesi di maggio e giugno, infatti, gli operatori entreranno in quattro RSA del territorio comasco - Cesare ed Emilio Prandoni di Torno, Le Camelie della Fondazione Ca’ D’industria, il pensionato San Giuseppe di via Tommaso Grossi e la Vivaldi di Cantù - selezionate tra quelle interessate.

«Francamente non ci aspettavamo tutto l’entusiasmo che, invece, abbiamo ricevuto da parte delle strutture - aggiunge Malachin - Quello che ci ha più colpito è il fatto che c’è un bisogno reale di iniziative di questo tipo». Il percorso, infatti, non lavora tanto sulla dimensione del ricordo quanto sulla creazione di qualcosa di nuovo a partire dalla stimolazione delle capacità mnemoniche e di apprendimento, oltre che della motricità fine.

Per raggiungere questo obiettivo Opera White si articolerà in un incontro di formazione musicale per gli operatori delle strutture, seguiti da due sedute con musicoterapeuti per gli ospiti e si concluderà con lo spettacolo partecipativo in RSA nel quale gli anziani accompagneranno con il canto, sulle note di un pianoforte, un attore e tre cantanti. L’opera scelta è il Flauto Magico di Mozart. «È stato un grande sogno che sembrava irrealizzabile - chiosa Malachin - La nostra speranza è quella di poter proseguire e di sviluppare ulteriormente questo progetto».

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