La lettera di Erik e Michelangelo: «Un racconto che colpisce. E la voglia di ritrovarsi»

Giorno della memoria Una delle lettere inviate alla scrittrice sopravvissuta all’Olocausto dagli studenti

Carissima signora Ines, del suo libro che abbiamo letto ho capito che per lei adesso sprecare del cibo è una cosa da non fare dato tutto quello che ha passato. Una cosa che mi è piaciuta è che in mezzo ai soldati, almeno uno pentito l’ha aiutata dandole del cibo. Erik

Cara signora Ines,

mi è dispiaciuto molto per la sua storia e per le cose che ha raccontato: i bagni, le camere a gas, i forni crematori, i reticolati. Vorrei incontrarla un’altra volta.

Sono felice che sia ritornata a casa.

Saluti cari da Michelangelo

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