L’Europa chiama i giovani volontari: loro, da Como, rispondono

Opportunità Il progetto di scambio giovanile del Csv: «Oltre i confine per aprirsi all’incontro con gli altri»

«L’Europa è un territorio dove prima di ogni cosa nascono e crescono relazioni tra persone. Quando incontri un ragazzo o una ragazza di un Paese diverso dal tuo incontri una storia con nome e cognome: l’Europa diventa così anima e pelle e non qualcosa tracciato all’interno di confini che altrimenti rimangono sterili».

Fare volontariato internazionale è un atto di cittadinanza globale e di solidarietà . I volontari svolgono un ruolo molto importante nella costruzione di ponti tra culture diverse e tra società diverse. Inoltre, mettendo in gioco le loro capacità e le loro conoscenze, diventano il motore di un processo di sviluppo e cambiamento che viene dal basso.

Un progetto intitolato “BuildingMyself”

Il Csv dell’Insubria, insieme ad altri sei partner (Ambitia Institute, Slovenia, Aspira Institute, Slovenia, Daj mi ruku, Serbia, Creatius Pirineus, Spagna, Biedriba ideA, Lettonia e Jugendkulturarbeit, Germania) sta promuovendo a Oldenburg in Germania il progetto di scambio giovanile (Youth Exchanges) “Building Myself”.

Questo iniziative, che possono essere realizzate grazie al co-finanziamento del programma europeo Erasmus+, hanno una finalità pedagogica di apprendimento in un contesto non formale e si rivolgono a giovani di età compresa tra 18 e 23 anni. Permettono di vivere una prima esperienza di mobilità e di cittadinanza europea.

E un’opportunità che permette a gruppi di giovani di Paesi diversi di incontrarsi e vivere fino a 21 giorni insieme. I gruppi portano avanti in maniera congiunta un programma di lavoro (un mix di workshop, esercizi, dibattiti, giochi di ruolo, simulazioni, attività all’aperto) ideato e preparato dai partecipanti prima dello scambio.

È in corso la prima di due esperienze che si svolgeranno nel corso di questa estate, il secondo gruppo di volontari sarà impegnato ad ottobre. «Questi scambi hanno come tema centrale su cui lavorare quello del benessere – illustra Laura Fagetti, coordinatrice dei progetti internazionali per CSV Insubria – Mirano a promuovere lo sviluppo di una cittadinanza europea, a sostenere la mobilità giovanile, intesa come occasione di apprendimento, la solidarietà attraverso la partecipazione ad attività di volontariato. Si propongono di favorire nei giovani la comprensione reciproca di Paesi differenti e la voglia di partecipare a esperienze di scambio e dialogo interculturale. Lo scopo è anche quello di migliorare la qualità dei sistemi di sostegno e le capacità delle organizzazioni nel settore della gioventù, per creare una rete di organizzazioni, migliorare l’accesso alle informazioni, e favorire l’inserimento dei giovani con minori opportunità nei programmi europei».

Candidati comaschi

Si sono candidati per il progetto, alcuni di loro già partiti e altri in partenza in autunno,: Stella Valli del 2004 di Faggeto Lario, Ofelia Di Bello, del 2003, di Blevio, Davide Ceregatti del 2003 di Lozza, Gloria Muhameti del 2022 di Cassano Magnago e Riccardo Invenizzi di Como, 18 anni.

Saranno guidati nell’esperienza da Alma di Bello del 1999 di Blevio e da Giacomo Consentino, del 1998, di Brunate.

«Anche a livello metodologico questi scambi hanno un valore in più – chiude Fagetti – si basano sulla co-programmazione delle attività, per cui i partecipanti a loro volta acquisiscono l’autonomia di progettare le azioni e di essere co-protagonisti dell’iniziativa, non solo destinatari, in modo da creare le condizioni per sviluppare la curiosità verso progetti di volontariato internazionale di respiro anche più ampio».

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