Le sfide del Ticino: «Sono stati quattro anni fuori straordinari, abbiamo reagito in maniera straordinaria»

Intervista Cominciata la campagna elettorale per il voto del 2 aprile nel Cantone più vicino all’Italia, il primo dopo la pandemia. L’analisi (e un invito) del consigliere di Stato, Norman Gobbi: «Serve equilibrio nella gestione dei frontalieri»

La macchina elettorale ha acceso i motori nel Canton Ticino. Con diversi temi caldi, sicuramente quello dei frontalieri, anche con la recente accelerazione ritrovata sul fronte italiano per l’accordo, tiene banco. Con il consigliere di Stato Norman Gobbi parliamo proprio delle sfide che si sono vissute in questi anni così particolari - straordinari come lui li definisce - e di quelle che verranno. Ma anche di una campagna elettorale che si preannuncia partecipata, terminata la pandemia.

Quali sono state le sfide principali di questo periodo alla guida del cantone?

È stato un quadriennio “straordinario”. È un termine che riassume tutti i significati. “Straordinario”, perché è stato un periodo fuori dal comune, con in particolare la crisi pandemica che ci ha messo di fronte al grande dolore per la morte di un numero elevato di persone portate via dalla malattia e a sfide mai viste prima. Il bisogno di proteggerci dai contagi con l’istituzione dei vari lockdown, il grande sforzo per una vaccinazione di massa di portata storica. E poi non ancora terminata la pandemia, ecco lo scoppio del conflitto in Ucraina con l’invasione dei carri armati russi. Una guerra all’interno dei confini europei, che ha provocato ripercussioni dirette su tutti gli Stati, generando la crisi energetica e di riflesso economica. E a fare da sfondo, anche i cambiamenti climatici con le loro sfide: incendi boschivi, “bombe d’acqua”, dissesti idro-geologici, gli sforzi per garantire acqua potabile alla popolazione e risorse idriche alla produzione agricola, dagli alpeggi alle coltivazioni di pianura. Anche qui il Canton Ticino ha dovuto reagire in maniera “straordinaria”. Siamo riusciti a contenere la pandemia, stiamo reagendo per affrontare la crisi economica, migratoria e climatica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA