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Giovedì 02 Marzo 2023
Svizzera, un turismo tutto da ripensare: «Dalla neve al personale, c’è molto su cui lavorare»
Intervista Anche in Svizzera sono tanti i problemi nella filiera dell’accoglienza: la parola d’ordine diventa destagionalizzare. L’analisi di Massimiliano Ferrara, manager di un hotel cinque stelle lusso di Lugano: «Ammodernare le strutture»
Massimiliano Ferrara, Resident Manager del Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano - il cinque stelle lusso che rappresenta a pieno titolo uno dei simboli dell’hotellerie ticinese - conferma che “la nostra stagione inizierà il 10 marzo”, di fatto ribadendo implicitamente il concetto che le dinamiche turistiche sue due lati del confine sono speculari anche nel florido segmento del lusso, considerato tra la prima e la seconda decade di marzo ripartono molte attività anche su questo lato del confine.
Che stagione si prevede in riva al Ceresio?
Arriviamo da un inverno poco movimentato ed abbiamo così deciso di utilizzare questi mesi per un riassetto della struttura prima della riapertura. Prima di entrare nel dettaglio della nuova stagione, sottolineo che molti alberghi hanno deciso di chiudere durante l’inverno. Questo per introdurre quel ragionamento sulla destagionalizzazione che anche da voi è in essere da tempo.
E adesso come si riparte?
La stagione 2023 al momento si sta confermando in parte sotto le aspettative rispetto al 2022. La chiusura delle frontiere soprattutto nel 2021 ha giovato alla nostra causa. E anche nel 2022 questo trend si è confermato. Nel frattempo da un anno a questa parte abbiamo dovuto fare i conti con altri fattori esterni, dal conflitto ucraino all’aumento dell’inflazione nonché al segno “più” alla voce costi delle materie prime e rincari energetici. Ad oggi siamo ad un 20% in meno rispetto allo scorso anno.
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