Il valore dei bio-materiali: «Calcestruzzi
con meno Co2»

Svolta ecologica Ridurre l’impronta del carbonio tra le priorità di Holcim

Erba

È sempre più ampia la gamma di calcestruzzi innovativi ad alte prestazioni sviluppata da Holcim che investe soprattutto in nuove soluzioni che tengono conto di alcuni fattori centrali: decarbonizzazione, circolarità, efficienza energetica e performance.

L’obiettivo è offrire soluzioni per una crescita sostenibile delle città e perché questo accada è necessaria l’evoluzione della cultura e dei materiali.

Che cosa c’è di nuovo

«Per realizzare tutto questo stiamo investendo nella decarbonizzazione e nella chiusura del ciclo di vita dei nostri materiali secondo i principi dell’economia circolare – ha spiegato Calogero Santamaria, amministratore delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi - contemporaneamente stiamo sviluppando soluzioni di edilizia che garantiscano efficienza energetica e sviluppando sempre più calcestruzzi ad alte performance».

In particolare negli ultimi anni il Gruppo ha investito nello sviluppo di calcestruzzi a ridotte emissioni di Co2 come i prodotti della gamma EcoPact che, attraverso l’utilizzo di cementi a basso contenuto di clinker, realizzati anche con l’utilizzo di materie prime alternative, consentono di ridurre la Co2 complessiva. «I dati relativi alla sostenibilità di prodotto sono certificati attraverso il nostro Environmental Product Declaration, documento che consente di certificare l’impatto ambientale del prodotto garantendo ai clienti di poter produrre l’Epd del singolo edificio o struttura nel rispetto dei parametri loro necessari ad ottenere le certificazioni di sostenibilità quali ad esempio Leed e similari per gli edifici» ha sottolineato Calogero Santamaria.

Anche il calcestruzzo DynaMax ha un impatto positivo in termini di sostenibilità in quanto l’altissima resistenza che consente di garantire permette di ridurre gli spessori e di conseguenza il quantitativo di materiale necessario a realizzare edifici, anche molto complessi come quelli iconici di CityLife a Milano. Ad esempio è stato utilizzato per Torre Gioia 22 oggi sede di IsyBank.

«L’alta resistenza è caratteristica essenziale per lo sviluppo in altezza degli edifici e la crescita verticale delle città che si rende necessaria per ridurre il consumo di suolo e garantire spazi verdi» - conclude Santamaria – inoltre, sempre nell’ottica di decarbonizzazione, per quanto riguarda i processi abbiamo appena inaugurato il primo impianto in Italia per lo stoccaggio permanente di Co2 nelle acque reflue, grazie ad una tecnologia sviluppata dall’azienda svizzera Neustark. Per quanto riguarda l’economia circolare abbiamo anche iniziato a utilizzare materie prime alternative quali gli scarti da demolizione degli edifici per preservare risorse naturali e attuare un ciclo di riutilizzo dei materiali di scarto del cemento degli edifici».

Un prodotto “pilota”

Infine, durante la fiera Meci a Lariofiere dal prossimo 15 maggio, sarà presentato di Ductal: calcestruzzo fibrorinforzato ad altissime prestazioni caratterizzato da elevatissime resistenze sia a compressione che a trazione e anche apprezzato per la sua durabilità.

È utilizzabile senza armature e si è riscontrato essere adatto per realizzare elementi strutturali, rivestimenti a protezione di componenti soggetti a usura come travi e ponti autostradali, per l’impermeabilizzazione di ponti e parcheggi, per rinforzare soffitti o impalcati di ponti e anche come strato di protezione per pilastri di ponti ed elementi costruttivi esposti a forte usura o ad aggressioni chimiche. La caratteristica dell’auto compattazione del calcestruzzo Ductal fa sì che sia ideale per l’utilizzo nella realizzazione di elementi architettonici particolari e anche per esigenze di design. La sua grande capacità di deformazione plastica lo rende infatti estremamente duttile e privo di eventuali fessurazioni.

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