Inflazione e tassi più alti. «Non devono spaventare»

L’economista e divulgatore comasco Luciano Canova ha scritto un agile e divertente manuale rivolto ai cittadini. «Con esempi tratti da serie tv, storie e personaggi famosi, dimostro come l’economia influenzi le nostre scelte»

Quella economica è una delle dimensioni della vita e neanche la più marginale, per questo Luciano Canova, economista e divulgatore scientifico, ha scritto un manuale per tutti: “L’economista sul tapis roulant: allenarsi con le parole dell’economia”. Un saggio agile e anche divertente per imparare a prendere decisioni informate e consapevoli nella gestione economica quotidiana. Un problema tutt’altro che irrilevante in una fase come l’attuale segnata dal risveglio dell’inflazione e dall’aumento del costo del denaro.

L’economia come scienza complessa è piuttosto distante dalla gestione quotidiana delle risorse, come ha avvicinato le due dimensioni: quella tecnica per addetti ai lavori e quella di chi i conti li fa tutti i giorni per la spesa?

Molte persone, anche se interessate, spesso associano l’economia solo a questioni finanziarie o politiche. Ma l’economia è molto di più: è la scienza sociale che studia come prendiamo decisioni in un mondo di risorse limitate. L’obiettivo del libro è rendere l’economia accessibile a chiunque, anche a coloro che non l’hanno mai studiata. Lo faccio attraverso esempi tratti dalla vita quotidiana, serie tv, storie e personaggi famosi, dimostrando come l’economia influenzi le nostre scelte in modi che forse non avevamo considerato. Desidero che i lettori comprendano che ogni decisione, che si tratti di soldi, tempo o risorse, è essenzialmente una decisione economica e che possono prendere decisioni più consapevoli e responsabili comprendendo i concetti economici di base.

Nel libro si menziona il concetto di “costo opportunità”: cosa significa e come possiamo applicarlo alle nostre decisioni?

Si riferisce al costo dell’opportunità sacrificata quando facciamo una scelta: quando prendiamo una decisione dobbiamo valutare cosa rinunciamo a ottenere scegliendo quella particolare opzione anziché un’altra. Ad esempio, se decidiamo di trascorrere un’ora a leggere il mio libro invece di guardare la TV, il costo opportunità è ciò che avremmo guadagnato o goduto guardando la TV durante quell’ora. Il concetto si applica a molte decisioni quotidiane, come la pianificazione del tempo, la gestione del denaro o la scelta dei prodotti da acquistare. Comprendere il costo opportunità ci aiuta a valutare le alternative e a prendere decisioni più consapevoli in base ai nostri obiettivi e alle nostre risorse limitate.

Con la crescita dei tassi di interesse, ci sono casi di famiglie in forte indebitamento perché hanno sottoscritto mutui a tasso variabile: c’è una quota di responsabilità degli enti che le hanno consigliate?

In questi casi le responsabilità sono condivise. È vero che le istituzioni bancarie dovrebbero fornire consulenza finanziaria responsabile, ma anche i cittadini hanno una responsabilità diretta, sono tenuti a informarsi prima di assumere delle decisioni. L’educazione finanziaria è fondamentale e in Italia c’è ancora un gap in questo senso. Le persone dovrebbero essere educate su come gestire il denaro, valutare i rischi e i rendimenti, pianificare il futuro e bilanciare il budget. È importante che ognuno assuma una parte di responsabilità nelle proprie decisioni finanziarie. Inoltre, va considerato che tassi di interesse bassi e inflazione controllata sono diventati la norma negli ultimi anni, ma ora stiamo assistendo a una correzione. È un aspetto dell’educazione finanziaria che tutti dovrebbero conoscere.

Serve anche comprendere la politica economica e il ruolo del governo in situazioni economiche complesse: come la politica fiscale e la politica monetaria influenzano l’economia e quali sono le responsabilità del Governo in questo contesto?

La politica fiscale e la politica monetaria sono due strumenti chiave che un governo utilizza per influenzare l’economia di un paese. La politica fiscale riguarda la gestione delle entrate e delle spese pubbliche. Il Governo può aumentare o diminuire le tasse, aumentare o diminuire la spesa pubblica e prendere altre misure per stimolare o rallentare l’economia. Ad esempio, durante una recessione economica, il Governo può aumentare la spesa pubblica per stimolare la crescita economica. La politica monetaria è invece gestita dalla banca centrale ed è principalmente legata al controllo dell’offerta di denaro e dei tassi di interesse. La banca centrale può aumentare o diminuire i tassi di interesse per influenzare la spesa e l’investimento delle imprese e dei consumatori. Il Governo ha la responsabilità di bilanciare queste politiche in modo da promuovere una crescita economica sostenibile, la stabilità dei prezzi e il benessere generale. Tuttavia, la politica economica è complessa. Ad esempio, una politica fiscale espansiva che aumenta la spesa pubblica può portare a un aumento del debito pubblico. Comprendere come funzionano queste politiche e come influenzano l’economia è essenziale per i cittadini, in quanto le decisioni del Governo possono avere un impatto significativo sulla loro vita quotidiana.

Vero però che la politica monetaria sta cambiando molto più velocemente di quanto fosse consueto: come questo influirà sull’economia e sulle persone?

È importante capire che l’inflazione bassa non è la norma, piuttosto è stata un’eccezione negli ultimi anni. L’aumento dei tassi di interesse è una misura per controllare l’inflazione, che è un obiettivo importante per l’economia. Tuttavia questo può comportare una recessione. È essenziale che le persone comprendano che la politica monetaria è solo una parte della soluzione. La politica fiscale, ovvero le decisioni del Governo su come spendere i soldi pubblici, gioca un ruolo altrettanto importante. Gli individui dovrebbero essere pronti a gestire le loro finanze in un contesto di tassi di interesse crescenti e maggiore incertezza economica. Questo richiede una buona pianificazione finanziaria e una comprensione dei principi economici di base. Quando si tratta di decisioni finanziarie, ci sono diverse parti coinvolte. Le istituzioni finanziarie hanno la responsabilità di fornire consulenza professionale e di educare i loro clienti. Tuttavia, i cittadini hanno anche una responsabilità personale nella gestione delle proprie finanze. Per questo insisto sul fatto che c’è una responsabilità condivisa in tutte le scelte economiche che ci riguardano.

È molto basso il livello medio di compentenze economiche, forse ci si aspetta una maggiore tutela dei cittadini da parte delle istituzioni?

No, è l’educazione finanziaria che deve svolgere un ruolo chiave in questo contesto. In Italia, come in molti altri paesi, c’è spesso un divario troppo ampio tra la conoscenza reale di come funziona l’economia e il livello che sarebbe necessario. Questo divario può essere colmato attraverso programmi educativi a scuola e attraverso l’impegno personale nel comprendere i concetti di base.

La pianificazione finanziaria, la gestione del debito e il risparmio sono competenze fondamentali che tutti dovremmo imparare. Quindi, in sintesi, c’è sempre una responsabilità condivisa tra individui, istituzioni finanziarie e sistemi educativi. Per questo è indispensabile ci sia un’educazione finanziaria estesa come strumento potente per migliorare le nostre decisioni e prevenire situazioni di indebitamento eccessivo.

Quale consiglio darebbe per migliorare la comprensione dell’economia e per prendere decisioni più informate nella vita quotidiana?

Il mio consiglio è di essere curiosi e aperti all’apprendimento. L’economia è una disciplina vasta e in continua evoluzione, quindi è importante rimanere informati sulle ultime tendenze e sviluppi. Leggere libri divulgativi, seguire notizie economiche affidabili e partecipare a discussioni su questioni economiche sono modi eccellenti per migliorare la comprensione dell’economia.

Inoltre, è importante cercare di applicare i concetti economici alla vita quotidiana. Chiedersi come vengono prese le decisioni, attraverso quali considerazioni economiche come il costo opportunità o l’offerta e la domanda. Con il tempo, si diventa sempre più consapevoli delle proprie scelte e si è in grado di prendere decisioni più informate.

L’economia è una disciplina che può arricchire la comprensione del mondo che ci circonda, quindi vale la pena investire tempo ed energia per impararla.

Nel suo ultimo saggio ha utilizzato la metafora dell’allenamento per spiegare come si acquisisce una crescente competenza economica, attraverso quali passaggi?

Volevo trasmettere l’idea che anche una persona comune può allenarsi con i concetti dell’economia senza diventare un economista. L’obiettivo non è diventare un campione olimpico, ma acquisire una comprensione sufficiente dell’economia per prendere decisioni più consapevoli e responsabili nella vita di tutti i giorni.

Proprio come quando facciamo esercizio fisico per stare in forma, possiamo allenarci con i concetti dell’economia per “stare bene” con l’economia stessa.

Il libro è strutturato come un allenamento: inizia con uno “stretching” per abituare le persone al ragionamento economico, entra poi nei dettagli dei concetti economici, passa attraverso una fase di “defaticamento” in cui si esaminano le grandi crisi economiche e infine offre un “glossario” per riepilogare i concetti. È un percorso per rendere l’economia più accessibile e meno spaventosa.

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