Dai cervi ai cinghiali: sulle strade del lago un incidente al giorno

Carate Urio: numeri impressionanti e in netta crescita. Il comandante della Polizia provinciale dà l’allarme: «Pochi precedenti, all’origine c’è spesso l’alta velocità»

Carate Urio

La polizia provinciale ha provveduto dal 1° novembre ad oggi al recupero di una trentina di animali - soprattutto di medie e grosse dimensioni, in primis ungulati - in quella che il comandante Marco Testa ha definito «un’impennata preoccupante di casi». Si tratta per stessa ammissione del comandante Testa di un «dato che merita un’articolata riflessione e che ha pochi precedenti specifici nel raffronto con gli anni precedenti».

Il cervo resta l’osservato speciale, con una dozzina di capi recuperati, in larga parte a seguito di impatti stradali. «Viaggiamo alla media di un incidente al giorno, con il picco raggiunto giovedì dopo tra incidenti e recuperi hanno dovuto far fronte a quattro distinti interventi da mattina a sera», la chiosa di Marco Testa. Il tratto di Regina tra Menaggio e Porlezza e così quello che attraversa Carate Urio non solo restano sotto la lente degli agenti della polizia provinciale, ma - come annuncia al nostro giornale il comandante Testa - saranno oggetto di controlli specifici, perché una parte consistente di questi incidenti ha alla base la velocità elevata dei veicoli in transito. Caso emblematico quello accaduto giovedì all’alba lungo il tratto di Regina sopra la “Casa” della Riserva del lago di Piano (nota come “corridoio ecologico”) dove un’Audi ha investito e letteralmente dilaniato una femmina di cervo allattante, con gravi danni anche alla vettura, lasciando ampi strascichi di sangue sulla statale.

«La tratta tra Menaggio e Porlezza - centrale di Grandola ed Uniti inclusa - rappresenta davvero un problema da non sottovalutare, questo perché nonostante le segnalazioni di pericolo e gli impianti ad alta tecnologia installati si registra continuamente il mancato rispetto dei limiti di velocità. Il rischio segnalato richiederebbe invece ancor più attenzione, a cominciare dalle ore notturne - la chiosa di Marco Testa - I controlli già posti in essere lungo i tratti a rischi della viabilità provinciale hanno già portato negli ultimi quattro mesi a una cinquantina di verbali per mancato rispetto delle segnalazioni e per la velocità elevata. Sicuramente la densità eccessiva di ungulati è alla base di queste situazioni. Per questo la sicurezza degli automobilisti deve venire prima di ogni cosa. Esistono poi dentro questa densità elevata altri problemi contingenti come i cervi infilzati nelle recinzioni e come i “duelli” come quello andato in scena a Carate Urio - il secondo in meno di due mesi - con un cervo incornato da un altro cervo e finito senza vita a bordo Regina».

Questa impennata di casi è da imputare in prima istanza al cambio di stagione, con i cervi che cercano altre località - dette di fondovalle - per svernare. La prima risposta operativa da parte della polizia provinciale è dunque legata ad un potenziamento dei servizi. Dal 1° novembre in poi, su base provinciale, il numero dei recuperi ha contemplato anche sei cinghiali (quattro dei quali investiti da vetture), due mufloni, due caprioli, un camoscio, tre tassi e quattro volpi. «Il grosso di questi recuperi - lo rimarco nuovamente - è avvenuto tra Como e il Medio Lario - la chiosa di Marco Testa -. Questo per ribadire che la prudenza e la velocità moderata sono quantomai d’obbligo».

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