Giorgetti, visita sul lago di Como: «La Navigazione? Alla Regione»

Menaggio-Porlezza L’incontro al consorzio Bimsu frontalieri ed energia:«Serve un aiuto su questi temia livello nazionale»

Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi, ha effettuato un tour fra Lario e Ceresio in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

A Menaggio si è incontrato con il presidente dell’Autorità di bacino, Luigi Lusardi, e il tema è stato la regionalizzazione del servizio di Navigazione: «Una Navigazione dei laghi diretta da Roma non può certo funzionare a dovere – è il suo commento – Sono anch’io del parere che una gestione regionale possa risultare migliore».

All’incontro di Porlezza nella sede del consorzio Bim (Bacino imbrifero montano), dove sono stati invitati anche i sindaci del territorio, è intervenuta complessivamente una trentina di persone. Presenti il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, il sottosegretario Fabrizio Turba, il consigliere altolariano Gigliola Spelzini, e il senatore Paolo Arrigoni, candidato per la Lega, al pari di Giorgetti, nel collegio che comprende Centro - Alto Lario e Ceresio. Hanno fatto gli onori di casa il presidente del Bim, Mario Fumagalli, e il sindaco di Porlezza, Sergio Erculiani, che ha auspicato maggior attenzione a un territorio di confine spesso dimenticato. «Sono venuto qui per cominciare a conoscere le specificità del territorio, che in caso di elezione mi premurerò di sostenere – ha esordito il ministro uscente. Questa è una terra di confine e di frontalieri – ha aggiunto riprendendo la sottolineatura di Erculiani – ma a livello nazionale il tema del frontalierato non è certo considerato una priorità».

La priorità del prossimo governo, a suo avviso, sarà il costo dell’energia: «L’impennata dei costi non è solo colpa della guerra in Ucraina – ha detto Giorgetti – A livello europeo si è privilegiata l’energia rinnovabile mettendo troppo presto al bando le fonti classiche perché inquinanti e, di conseguenza, i prezzi erano già in aumento da un anno a questa parte. Occorre cambiare le regole e fissare un tetto ai costi, ora in balia della speculazione». Ed ecco quindi la proposta: «Lo Stato deve mettere una quota per consentire alle famiglie e alle attività di far fronte agli aumenti. Altrimenti – ha concluso il ministro andremo incontro a un disastro sociale». Dopo gli interventi di alcuni imprenditori e rappresentanti degli artigiani, Giorgetti ha salutato e si è diretto in Val d’Intelvi, prima a Lanzo e poi a San Fedele.

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