Porlezza, l’invasione di mille penne nere
«Giornata speciale»

Oltre cento gagliardetti per altrettanti gruppi in occasione del raduno sezionale degli alpini. Autorità, sindaci e cittadini: «Momenti emozionanti»

Porlezza

È diventata una piccola capitale delle penne nere, Porlezza, in occasione del raduno sezionale degli Alpini di Como.

Cento gagliardetti in rappresentanza di altrettanti gruppi e almeno 700 alpini hanno invaso il paese, offrendo un colpo d’occhio davvero emozionante durante la sfilata, seguita anche con partecipazione dagli abitanti.

Ma i presenti erano complessivamente oltre mille, con il prefetto, Corrado Conforto Galli, numerosi sindaci con la fascia, le associazioni del territorio e tanti cittadini. Hanno fatto gli onori di casa il gruppo Alpini Val Rezzo di Porlezza e il sindaco locale, Sergio Erculiani, circondati da una nutrita schiera di cittadini. Nel suo discorso introduttivo ha sottolineato il grande valore degli alpini, sempre in primissima fila in occasione di calamità e non solo.

Perfetta l’organizzazione, a partire dall’ammassamento alle 9 dinanzi al Monumento dei Caduti sul lungolago Matteotti. Il programma è proseguito con l’ingresso delle insegne e l’alzabandiera, l’onore ai Caduti e la sfilata con significativa sosta alla rsa “Lina Erba” per salutare gli ospiti; in piazza della chiesa sono quindi intervenute le autorità, prima della celebrazione della messa.

Partecipato e intenso anche il concerto del Coro della Brigata alpina tridentina in congedo svoltosi sabato sera in parrocchiale e dedicato alla memoria di Egidio Erculiani e Alverio Gualandris, stimati porlezzini che sono stati tra i soci fondatori del gruppo locale di Penne Nere.

«Abbiamo davvero fatto il botto – commenta il capogruppo delle Penne nere locali, Giancarlo Grassi – e anche il presidente sezionale, Adriano Crugnola, che ringraziamo, l’ha riconosciuto esprimendo belle e sincere parole. E’ stato bello vedere anche i presidenti di sezione degli anni addietro, diversi vessilli alpini provenienti da fuori provincia».

La giornata è stata ravvivata dalle note di tre corpi musicale e due fanfare alpine, quella di Asso e quella di Olgiate Comasco. E’ stato emozionante anche il passaggio della stecca, un bastone con incisi i nomi di tutti i paesi che hanno ospitato il raduno sezionale: quello di Porlezza è stato il 39esimo della serie e il testimone è stato ora consegnato al Gruppo di Olgiate Comasco, che ospiterà il prossimo anno la quarantesima edizione di questo raduno sezionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA