Zaz e Zoppo, i due Ibis rari uccisi senza ragione

Sorico, un bracconiere denunciato per aver impallinato i due esemplari. Quando si è accorto che erano dotati di Gps ha cercato di disfarsene, ma è stato identificato

Sorico

Ha abbattuto a fucilate due Ibis eremita e ha messo le prede nello zaino. Ma una volta a casa si è accorto che i due volatili, esemplari di una specie rara, erano provvisti di Gps e ha pensato bene di disfarsene, strappando pure dalle zampe i Gps e gettandoli nel fiume, dove sono stati comunque recuperati grazie a una stretta collaborazione fra Carabinieri forestali e Riserva Pian di Spagna.

Nel giro di breve è stato così possibile risalire al responsabile, nella cui abitazione gli agenti poi hanno rinvenuto e messo sotto sequestro armi, munizioni, dispositivi elettronici e una licenza di caccia.

Ha destato grande scalpore la vicenda del bracconiere denunciato a piede libero per uccisione di animali, furto venatorio e detenzione abusiva d’arma.

Il viaggio di migrazione di Zoppo e Zaz – così erano chiamati i due Ibis – è purtroppo finito nel peggiore dei modi. La coppia abbattuta aveva tentato più volte di attraversare le Alpi nel Cantone dei Grigioni sfruttando le correnti ascensionali e il 16 ottobre era finalmente riuscita a superare la dorsale principale nei pressi del Piz Gallagiun, a quasi 3.000 metri di altitudine; atterrati in un prato ai margini della Riserva per cercare cibo, i due esemplari sono stati però impallinati.

Come detto, tuttavia, erano dotati di rilevatore satellitare e monitorati costantemente dalla Germania nei loro movimenti. Dopo il 16 ottobre erano risultati dapprima fermi e, dopo un breve spostamento, di nuovo fermi, per sempre. Recuperati dalle forze dell’ordine privi di vita, grazie alla ricostruzione degli spostamenti tracciati dal Gps non è stato difficile individuare l’abitazione in cui erano stati introdotti dopo l’uccisione.

Zoppo era un uccello pioniere: nel 2017 aveva seguito con successo un ultraleggero da Überlingen, attraversando le Alpi fino all’Italia e nel 2020 era diventato il primo Ibis eremita sessualmente maturo a tornare indipendente dopo oltre 400 anni nel sito di riproduzione sul Lago di Costanza, traguardo di inestimabile importanza per la creazione di una nuova colonia europea. Zaz, invece, era nata in natura a Überlingen nel maggio scorso e stava imparando quest’anno la rotta migratoria proprio da Zoppo, seguendolo passo dopo passo nel suo primo e purtroppo anche ultimo viaggio verso sud.

L’abbattimento dei due esemplari assume dunque connotati di estrema gravità, e considerato che l’attuale consistenza numerica della specie, conferisce ad ogni Ibis un indiscusso valore ecologico. «Lo scorso anno, durante la migrazione, erano stati notati degli Ibis alla Poncia di Gravedona – riferisce il comandante della polizia provinciale, Marco Testa – . La specie ha subito un calo drastico dall’inizio del secolo scorso e allo stato selvatico ne rimangono solo ben poche colonie».

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