Ex Boselli, una nuova vita green
Sarà un quartiere ecosostenibile

Olgiate Comasco Il progetto per riconvertire l’area di 36mila metri quadrati dell’opificio - Residenze, negozi di vicinato e attività artigianali. Si conserveranno le forme originali

Olgiate Comasco

Un quartiere sostenibile nell’area del vecchio opificio Boselli. L’idea per ridare nuova vita a un luogo storico di Olgiate Comasco è stata lanciata in un tavolo di confronto, promosso dall’amministrazione comunale in accordo con la famiglia Boselli proprietaria del comparto, al quale hanno partecipato esponenti della Camera di Commercio, Confindustria, Confartigianato, Cna, Parrocchia di Olgiate Comasco e la società Homes4All (riduce l’emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana grazie a una rete di investitori a impatto sociale). Invitata anche Ance, non presente all’incontro ma interessata al progetto.

Al centro del tavolo di lavoro la riqualificazione e riconversione dell’area produttiva Boselli da anni dismessa (36mila metri quadrati), in via Carducci, che la proprietà intende alienare.

«Anche in vista del nuovo Piano di governo del territorio, abbiamo presentato una idea innovativa di rigenerazione urbana di quell’area allo scopo di individuare promotori e investitori per un progetto sostenibile, rivolto a creare un ambiente abitativo con servizi, luoghi di aggregazione e opportunità di lavoro e di sviluppo – spiega Renato Spina, assessore alla transizione ecologica – I soggetti al tavolo si sono mostrati molto interessati». L’approccio proposto è la progettazione di quell’ampio spazio urbano secondo principi di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, economica e sociale e qualità della vita di chi ci abita.

«L’area Boselli, che conserva al proprio interno anche strutture molto belle (capannoni a shed), non necessita di particolari interventi di bonifica, se non per una piccola porzione – precisa Spina – Vi potrebbero trovare collocazione residenze, attività terziarie, artigianali, sportive, negozi di vicinato, luoghi di aggregazione (caffè, ristorazione, attività ludiche, B&B, ecc.), un piccolo incubatore per figure professionali legate anche al Centro di formazione professionale Enfapi di Lurate Caccivio fondato dal compianto Enrico Boselli e ad altre scuole superiori e Università per la ricerca sugli equoquartieri».

«Un luogo dove si possa proporre anche il modello abitativo di co-housing sociale, che si basa sulla condivisione di spazi comuni e servizi tra un gruppo di persone giovani e meno giovani che vivono in unità abitative private».

Un quartiere da costruire come attrattore territoriale. «L’area Boselli ha un potenziale interessante anche in forza della posizione strategica della città di Olgiate Comasco, baricentrica tra Como e Varese, non distante dalla Svizzera, né da Milano e vicina all’imbocco dell’autostrada - osserva Spina – È percorsa dalla Briantea e ben servita da mezzi pubblici. È un punto di congiunzione tra due poli universitari, l’ateneo di Como e di Varese, il che potrebbe anche suggerire l’idea di realizzare studentati nell’area Boselli. Il quartiere sostenibile racchiude grandi opportunità, un cammino che solo con la condivisione potrà prendere forma e nuova vita. Una sfida, o meglio un’occasione territoriale che potrà fare scuola».

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