Il terzo mandato non è un tabù: Moretti ci pensa

Olgiate Comasco Fra 2 anni si torna al voto e il sindaco accarezza l’idea di una nuova conferma in municipio - Minoranze sfilacciate. Silvia lascia, altri ancora in forse

Olgiate Comasco

Le elezioni amministrative della primavera 2027 sono ancora lontane, ma qualche indicazione si profila.

Non chiude alla possibilità di un terzo mandato il sindaco Simone Moretti, non si ricandiderà invece la capogruppo della lista di minoranza “L’Alternativa per Olgiate”, Donatella Silvia, che alle elezioni del 2021 era il candidato sindaco di una lista civica unitaria vicina al centrodestra, che si è poi scissa nel luglio 2023. I consiglieri Daniela Cammarata, Igor Castelli e Fabio Santoianni hanno lasciato il gruppo; è rimasta Daniela Rigamonti.

«Non mi ricandiderò perché non c’è una prospettiva di un gruppo – dichiara Silvia – Per un impegno futuro a livello personale ho altri progetti. Questa esperienza mi ha deluso perché non c’è la volontà di fare cose diverse, impegnarsi su cose che richiedono un impegno di gruppo. E’ una comunità con tante associazioni e volontari che fanno ogni bene, ma mancano le proiezioni sul futuro. La piscina è lasciata lì in qualche modo, per il commercio non si vedono politiche veramente a sostegno. La maggioranza di sinistra non ha investito in housing sociale. Dove sono le politiche a favore dei giovani e la riqualificazione dell’ex stazione? Non si mettono a reddito gli immobili comunali».

Messaggio ai partiti

Non si sbilancia il resto dell’opposizione, ma manda un chiaro messaggio ai partiti. «Stiamo iniziando a parlarne; nel caso di una discesa in campo sono orientata su una lista civica senza diktat di partiti, visto i risultati delle varie ultime elezioni - afferma Cammarata, capogruppo del Gruppo misto - Non ci sto più a imposizioni dall’alto; se dovesse essere, sarà una lista civica di centrodestra perché non ci nascondiamo dietro un dito. L’ideologia rimane quella, però senza vincoli non necessari al territorio. L’appoggio di eventuali partiti è importante per portare avanti progetti, ma non per costituire una lista perché chi vive il territorio non sono le segreterie di partito».

Scelta coerente con la decisione di Cammarata (ex Forza Italia) e Castelli (ex Lega, lasciata dopo 30 anni di militanza) di non rinnovare la tessera di partito. «Non ho ancora deciso se impegnarmi o meno – sostiene Castelli – Non ho mai negato che mi piacerebbe essere il sindaco di Olgiate e dimostrare nei fatti cosa voglia dire amministrare avendo passione e una visione di paese, ma sono anche un po’ stanco. Il piacere di farlo ce l’avrei, le competenze dopo vent’anni le ho acquisite e credo ci sia anche lo spazio perché c’è la necessità di qualcosa di nuovo, di un’amministrazione capace, lungimirante che funzioni. Negli ultimi 20 anni questo paese è peggiorato in servizi e qualità di vita».

«Prima i temi locali»

«È diventato - prosegue - uno dei Comuni più costosi; aumentano i tributi (Tari ogni anno) e non i servizi, strade non asfaltate, non ci sono marciapiedi e piste ciclabili dove servono, il verde non è ben curato, opere al palo (scuola di via San Gerardo, riqualificazione ex stazione e altre). Se ci dovessi essere, sarà con una vera lista civica; si parlerà di temi e persone, non di partiti perché hanno deluso tutti. Non mi sento rappresentato a nessun livello; pensano a vincere le elezioni e a gestire il potere, ma i problemi restano irrisolti. Sarebbe bello, gli spazi ci sarebbero, per fondare un nuovo partito».

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