
Salute & Benessere / Como città
Mercoledì 22 Marzo 2023
Come saranno i medici del futuro? «Al lavoro in gruppo e più vicini ai pazienti: non dobbiamo restare soli»
Intervista Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como: «Dobbiamo tornare a fare le visite»
Mai come in questi anni i medici sono sotto ai riflettori. Prima eroi della pandemia e poi professionisti in fuga sempre più introvabili.
Il nostro territorio, senza ancora riuscirci, sta immaginando una nuova organizzazione per far fronte alla grave carenza di camici bianchi.
Rincorrendo un mestiere non più ambito e riconosciuto come in passato.
Dottor Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como, che futuro ha la professione medica?
Se vogliamo dare ai medici un futuro dobbiamo cambiare la formazione dei giovani specialisti, per incentivare carriere che oggi non vengono considerate, con banchi che restano vuoti. Noi medici di medicina generale nello specifico invece dobbiamo puntare sulla medicina di gruppo. Non dobbiamo restare soli. Dobbiamo lavorare accanto ad altri colleghi, ma anche insieme ai pediatri, agli infermieri, con il supporto del personale amministrativo. Per prendere in carico davvero i pazienti, offrendo anche l’assistenza domiciliare. Dobbiamo tornare a fare le visite.
Nelle famose case di comunità?
No, io guardo a una rete di medici. Le case di comunità all’interno dei presidi ospedalieri si faranno, ma a mio parere non devono smantellare la presenza capillare garantita dai nostri ambulatori. Possono servire in parallelo per fare diagnostica di primo livello. A turno i medici lì potrebbero fare ecografie, spirometrie, esami semplici per i quali c’è molta domanda.
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