Canzo, senza soldi
l’edilizia non tira più

Crisi nera per le imprese edilizie, in paese tante le opere che non sono terminate

Il sindaco: «Il Comune incassa pochi oneri e i cittadini pagano sempre di più»

Poche opere edilizie in paese: la crisi si misura anche dal netto calo di richieste di permessi arrivate in Comune. Che siano di dimensioni ridotte o grandi, gli interventi scarseggiano. Solo quattro piccole abitazioni costruite lo scorso anno e si è passati dalle 536 comunicazioni di attività edilizie del 2008 alle 149 del 2013: quattro volte di meno. Insomma anche i piccoli lavori sono messi al bando causa crisi, senza parlare delle opere importanti. Gli oneri di urbanizzazione incassati sono diminuiti di più di cinque volte. Aumentano invece le tasse, ogni canzese per Imu e Tarsu pagava nel 2013 200 euro in più dell’anno prima.

«C’è uno stallo innegabile che non riguarda solo le nuove costruzioni ma anche le piccole opere: i tavolati interni, la coibentazione, la sistemazione dei tetti - dice il sindaco di Canzo Fabrizio Turba - Non si costruisce più e capita anche le imprese falliscano. Per l’intervento più importante, le ex Fucine, è tutto fermo per la chiusura dell’impresa. Come nuove costruzioni ci sonosolo due case in via Brusa e qualcosa in un’altra zona, in via Adda».

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