Como, tassa di soggiorno
Mezzo milione fermo

Soldi bloccati e per il 2014 700mila euro di incassi Bordoli attacca: «Non è stato fatto proprio niente» Partiti finora solo i lavori ai bagni di Villa Olmo

Como

Mezzo milione di euro è stato incassato l’anno scorso dall’amministrazione comunale grazie alla tassa di soggiorno, ma quasi tutti gli interventi programmati con quei soldi sono al palo. L’unico ad essere stato completato è quello per i bagni di via Vittorio Emanuele (3.500 euro), mentre sono partiti i lavori per quelli di Villa Olmo, ridotti in condizioni pietose.

Nel dettaglio 125mila euro sono stati destinati alle spese correnti: progettazione mappe turistiche, totem e cartellonistica per circa 12mila euro (in fase di realizzazione), spot televisivi (5mila euro), promozione con hostess e volantinaggi da organizzare nel corso dell’anno e ancora individuazione del brand della città di Como (25mila euro). Per quest’ultima voce è stato pubblicato il bando di gara, ma non mancano le polemiche sollevate dall’opposizione e non solo.

Duro l’affondo di Laura Bordoli, capogruppo di Ncd e sfidante di Lucini alla carica di sindaco nel 2012: «Ritengo che la giunta abbia fatto gravi errori sia tecnici che politici nella scelta della destinazione di questa imposta, voluta da maggio 2013 e di cui nel 2013 quasi nulla è stato utilizzato. È inutile chiedere un altro balzello agli albergatori e ai turisti, se non si ha capacità progettuale e se non si è capaci di fare seria programmazione delle risorse a disposizione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA