Fontana: «I lombardi hanno capito il nostro lavoro». Anche Majorino, Moratti e Ghidorzi commentano i risultati delle elezioni

Regionali L’astensionismo li ha battuti tutti e Attilio Fontana col centrodestra si è portato a casa la maggior parte di ciò che è rimasto. Ecco i commenti dei candidati alla presidenza della Lombardia

L’astensionismo si è mangiato più della metà dei voti degli aventi diritto: in Lombardia ha votato solo il 41,67% degli elettori. Al resto dei voti ci ha pensato la coalizione di centrodestra che sostiene il governo guidato da Giorgia Meloni e che, a spoglio quasi terminato, si è aggiudicato il 55,42% delle preferenze, portando nuovamente Attilio Fontana a ricoprire il ruolo di Presidente di Regione Lombardia.

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Per Fontana «i cittadini hanno capito la nostra capacità di affrontare momenti estremamente difficili»

«Sono soddisfatto che i cittadini hanno compreso la nostra capacità di affrontare momenti difficili e complicati. È stata una vittoria di squadra - ha detto Fontana in conferenza stampa - il risultato ha ribadito la scelta dei cittadini lombardi a favore della mia persona e della proposta del centrodestra. Una vittoria che è stata portata avanti in maniera coesa, andando a toccare tutti i territori. Sono soddisfatto che i cittadini abbiano compreso la nostra capacità di affrontare momenti estremamente difficili e complicati». E a proposito del successo raccolto dal suo partito (16,83%, sorpassato dal 25,50% di Fratelli d’Italia che solo quattro anni fa in Lombardia aveva ottenuto appena il 3,64%): «Il risultato della Lega mi fa molto piacere ed è la dimostrazione che il radicamento sul territorio riesce sempre a pagare. Credo che Salvini non abbia avuto momenti di debolezza e queste elezioni sono un passaggio a favore della Lega nel suo complesso, non solo per la leadership del segretario. Sia all’interno della Lega che dalla mia lista civica c’erano persone che hanno dimostrato in passato di saper svolgere bene il ruolo di amministratori».

Majorino: «Siamo nel momento di maggiore difficoltà del Partito Democratico: non è stato facile non avere una leadership nazionale»

Amare invece le parole di Pierfrancesco Majorino che ha raccolto oggi il frutto di una campagna elettorale molto complicata per il centrosinistra: «Due mesi fa quando siamo partiti la domanda che tutti si facevano era “chi arriverà secondo tra Majorino e Moratti?”. Mi auguro che il Terzo Polo rifletta sulla scelta che lo ha portato a sostenere Letizia Moratti. Il consenso della destra non ci autorizza a letture banali: occorre andare avanti in Regione Lombardia a fare opposizione, un’opposizione che sia determinata, motivo per cui come ho detto dall’inizio mi dimetterò da parlamentare europeo per rimanere in consiglio regionale e portare il mio contributo». Una riflessione che ha toccato anche le condizioni nazionali del suo partito: «Siamo nel momento di maggiore difficoltà del Partito Democratico: non è stato facile non avere una leadership nazionale. Rimane il rammarico di nominare un candidato due mesi prima del voto: un errore in una Regione governata dall’altra parte con forte consenso politico».

Moratti chiama Fontana per congratularsi

«Ho preso atto della chiara vittoria del centrodestra e ho chiamato, senza trovarlo, Attilio Fontana per fargli le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro - ha detto invece Letizia Moratti, parlando dell’ex collega Fontana - Ho preso atto con dispiacere anche di un forte astensionismo: quasi il 60% non è andato a votare. Questo è un danno per la nostra democrazia. La campagna è stata molto breve, quasi anestetizzata, senza confronti tra i candidati e i programmi e questo ha penalizzato la partecipazione al voto che si è polarizzato sui partiti strutturati».

Per Ghidorzi il risultato di oggi racconta «una politica percepita come autoreferenziale»

Bassisimi invece i numeri di Unione Popolare per Mara Ghidorzi: «Io penso che questo sia un dato su cui riflettere, perché segna la continua disaffezione dei cittadini verso la politica. Una politica percepita come autoreferenziale e non utile per rispondere ai bisogni concreti con cui la gente deve far fronte ogni giorno. Ovviamente il dato che dà vincente Fontana ce lo aspettavamo, ed è la conferma che se un centrosinistra gioca a fare il modello fotocopia del centrodestra poi vince l’originale».

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