Campus, Maroni sfida i comaschi
«Ci stiamo, ma mettete i soldi»

Il governatore della Lombardia rilancia la cittadella universitaria a San Martino. «Il modello è Varese, l’idea è giusta e la Regione è pronta a fare la sua parte»

Como

«Sono disponibile, se si vuole ricominciare». L’assicurazione è arrivata dal governatore Roberto Maroni, al termine dell’incontro con il Rotary Como Baradello all’Hotel Palace di Como.

Il tema è il campus universitario all’ex ospedale psichiatrico San Martino, progetto non finanziato da Fondazione Cariplo, che ha scelto, in città, di sostenere la riqualificazione dei giardini di Villa Olmo. Ma per il campus la sfida non è persa, almeno a sentire le volontà espresse al convivio da Maroni. A condizione però che i comaschi e le università riescano a predisporre un piano finanziario sostenibile. Servono, in altre parole, risorse importanti del territorio per far sì che la Regione faccia la sua parte.

A introdurre l’argomento, con una domanda dai tavoli, è stato Mauro Frangi, presidente di UniverComo, l’associazione per la promozione degli insediamenti universitari in Provincia di Como. Maroni non ha nascosto il suo punto di vista favorevole. E ha portato come esempio la Varese in cui vive. «Sono interessato, mi pare una buona idea - l’affermazione del Governatore - a Varese, nell’ex ospedale psichiatrico, un progetto simile è cosa fatta». Per Como, sempre da Maroni, sono giunte altre rassicurazioni su altri interventi. Come il progetto del lungolago, soluzione allo scandalo delle paratie che rendono difficoltosa la vista del lago dalla città, per il quale la Regione ha messo a disposizione 11 milioni di euro, in parte versati al Comune di Como, oggi in ritardo sulla presentazione del progetto.

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