Lario 1898, via alla cassa
E lavorano solo in 20

A Cirimido verrà mantenuta solo la parte commerciale del calzaturificio

CIRIMIDO Da aprile, per 55 dipendenti del calzaturificio Lario 1898 di Cirimido sarà la cassa integrazione straordinaria a riequilibrare il reddito. Qui resteranno a lavorare - per la parte commerciale - solo 20 persone.

A seguito della chiusura della produzione, infatti, l'azienda - che fa capo alla Euro E-Land Company Limited, società con sede in Gran Bretagna e partecipata al 100% dal gruppo E-Land, il retail coreano che acquistò il calzaturificio nel 2010 - ha deciso di mantenere solo l'attività commerciale, salvaguardando una ventina degli attuali dipendenti sul totale di 76 unità in organico.

È stata poi aperta la mobilità con effetti retroattivi, con inizio lo scorso 20 febbraio. A seconda dell'età anagrafica dei lavoratori coinvolti, si va da un minimo di uno a un massimo di tre anni di ipotetica mobilità, con la concreta possibilità di godere di un ulteriore reddito certo, sebbene limitato, alla scadenza della cassa.

«Il nostro impegno - spiega il sindacalista Nazario Mazzella (Femca Cisl) - è stato, fin da subito, quello di riuscire a ottenere i necessari ammortizzatori sociali a sostegno del reddito dei dipendenti rimasti senza un'occupazione».

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