Como, rifiuti per le strade
Tra disguidi e indisciplina

Più sacchi sbagliati che corretti in città. Le nuove regole non sono ancora state capite

Como

Troppe regole, zero regole. Il tentativo di mettere in ordine i rifiuti ha creato il caos totale.

Al terzo giorno del nuovo servizio di Aprica il nuovo sistema di raccolta rifiuti è una Caporetto. I comaschi obbedienti sono rari. Pur riconoscendo che i cittadini hanno dovuto fare di necessità virtù, nei casi in cui i contenitori non sono ancora stati consegnati, e che in taluni casi non sono stati ritirati rifiuti depositati secondo le disposizioni.

Per quanto riguarda gli indiscipilinati, la prima regola non rispettata è stata l’orario.

In convalle gli addetti di Aprica avevano il turno alle 20 di sera. La regola dice: rifiuti in strada dalle 18 in avanti. Erano in strada dalle 6, ma del mattino però e, a giudicare dalla quantità, non erano solo di gente che ha la scusa «ma io lavoro, alle 6 non sono a casa». Ammassi di sacchi per strada in via Crispi e via Zezio. Sacchi, neri, sacchi trasparenti, sacchi viola, rifiuti in sacchi aperti, sacchi grigi con le orecchie che arrivano da chissà dove. Plastica mista carta come si usava prima della rivoluzione, catini consumati nell’indifferenziato, pannolini nel viola, sacchettini piccoli con dentro scarti da cucina e qualunque altra cosa sia passata per la testa. Via Brambilla, via Gorio, via Monti, via Santo Garovaglio. Sembrano una sfida a chi deve raccogliere i rifiuti.

Seconda regola non rispettata: ogni cosa al suo posto. Nel dubbio è stato tutto mischiato. E per paura di non riuscire più a stare al passo delle regole i comaschi devono aver deciso di svuotare cantine e garage visto che la spazzatura sembra aumentata in maniera esponenziale.

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