Ats, nuova palazzina all’ex Sant’Anna
Operazione da 12 milioni per la sede

L’ex Asl vuole lasciare via Pessina e trasferirsi nella “cittadella”. Caccia ai fondi del Pnrr - L’idea: abbattere l’edificio dell’ex collegio infermieri e costruirne un altro, con accesso separato

Como

L’Ats Insubria vuole trasferirsi nella cittadella della salute di via Napoleona, ma deve intercettare i fondi dal Pnrr.

Nell’elenco degli interventi che l’Agenzia di tutela della salute si prefigge di mandare in porto entro tre anni, lo stanziamento più importante di fondi immaginato riguarda proprio Como. Si tratta di 12,3 milioni di euro per costruire una nuova palazzina all’ex Sant’Anna e trasferire in blocco tutti i cento dipendenti rimasti in città, liberando quindi l’attuale prestigiosa sede di via Pessina.

Il programma delle opere non ha un orizzonte temporale indeterminato, il nuovo edificio dovrà essere costruito l’anno prossimo. Sarebbe così possibile una razionalizzazione anche delle strutture di via Castelnuovo e via Stazzi, oggi ormai residuali. In via Napoleona l’intenzione è quella di abbattere il vecchio collegio degli infermieri, ricostruendo uno stabile nuovo con tanto di accesso separato da via Colonna. L’edificio in questione attuale si trova dietro la curva salendo verso via Teresa Rimoldi, di fronte alla vecchia pediatria.

Il progetto è già stato vagliato in Regione, l’ente a cui l’Ats fa riferimento. C’è un via libera informale, ma non ci sono ancora nero su bianco i finanziamenti necessari.

«L’ipotesi è quella, la finalità e la strategia del progetto è condivisa – spiega Alessandro Fermi , presidente del consiglio regionale –. Il costo dell’operazione dovrà però agganciarsi al Pnrr. Il piano nazionale di ripresa e resilienza ha un capitolo di risorse destinate al potenziamento della sanità locale. La cifra utile al trasferimento dell’Ats Insubria in via Napoleona è importante, ma di una prima ipotesi progettuale si parla. Sono piuttosto i tempi ad essere dirimenti perché dipendono dalle finestre del Pnrr. In questo momento storico comunque l’opportunità c’è». Bisogna cogliere l’occasione insomma. E tutti, come immaginabile, vogliono conquistare queste preziose risorse. Da anni si parla di trasferire i rimanenti uffici dell’Ats Insubria nella cittadella della salute, arricchendo l’offerta socio sanitaria già presente all’ex Sant’Anna. Un auspicio rimasto però sempre e solo sulla carta.

Certo adesso ci sono atti formali firmati e approvati dall’Ats, resta da sciogliere il nodo risorse. Quanto all’edificio razionalista di via Pessina nelle carte e nei documenti dell’Ats vengono lasciate aperte le porte ad un’alienazione. La valutazione dello stabile è pari a circa 4,4 milioni di euro.

«Ma è in corso una riflessione sul museo del Razionalismo – suggerisce ancora Fermi – con la vicina Casa del fascio che potrebbe diventare prossimamente un polo espositivo. Stiamo sul tema facendo un gran lavoro con la Camera di Commercio e Confindustria». Una ristrutturazione degli immobili nel San Martino è stata invece scartata. Come è stata messa in un angolo la riqualificazione della palazzina di via Pessina che, comunque, ha bisogno di importanti interventi. Tutte le altre opere messe in calendario dall’Ats sono minori, per importi e finalità, compresi i lavori in cantiere a Varese. Sergio Baccilieri

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