Giornata internazionale delle persone con disabilità: dalla scuola allo sport, diritti a rischio anche nel Comasco

Oggi Una giornata istituita nel 1992 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per la promozione dei diritti e del benessere delle persone disabili: ma, dalla scuola allo sport, la strada da fare è ancora tanta e le potenzialità da incentivare infinite

Essere comunità significa saper stare sull’attenti. Perché i diritti sono qualcosa di sfuggente, che scivola troppo facilmente nel dimenticatoio, perdendosi nei tanti impegni che ogni giorno ci chiedono di essere più produttivi, più rapidi, più efficaci. Ma c’è bisogno anche di essere più attenti all’altro e alle sue fragilità, più o meno nascoste. E proprio a ricordarci questo serve la giornata di oggi, 3 dicembre, dedicata a tutte le persone con disabilità.

Uno di questi “diritti dimenticati” è sicuramente il sostegno ai bambini con gravi disabilità che vanno a scuola. Un sostegno che purtroppo in provincia di Como latita. Nel comasco infatti quest’anno sono state pochissime le cattedre assegnate ai docenti di sostegno, rendendo praticamente impossibile garantire le ore di sostegno previste per legge. Per la tutela di questo diritto indispensabile, sul nostro territorio si è mosso l’Osservatorio 182, un gruppo di avvocati. Sono circa cento le cattedre di sostegno rimaste scoperte quest’anno nel Comasco: un numero che è stato leggermente ridotto grazie all’intervento dell’ufficio scolastico provinciale e dell’ufficio regionale, che hanno assegnato posti aggiuntivi, per un totale tuttavia insufficiente alle esigenze degli studenti con disabilità.

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Ma il fronte della scuola non è l’unico in cui i diritti dei disabili devono essere rimessi al centro: anche nel mondo dello sport infatti l’attenzione si è fatta e dovrà farsi sempre più alta nei confronti delle persone con disabilità. Significativo in questo ambito l’intervento di Andrea Stella, skipper in sedia rotelle allo spazio Gloria di Como, nell’ambito dell’iniziativa “Senza limiti - non lasciamo indietro nessuno”: «Smettiamo di pensare per categorie e iniziamo a trovare soluzioni per tutti, in una barca come nella vita quotidiana».

Il progetto, che si concluderà domani, ha portato tra Como e provincia iniziative di sensibilizzazione e formazione proprio sul tema dei diritti delle persone con disabilità.

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Uno spunto per riflettere sulle potenzialità nascoste delle persone con disabilità è offerto da “Pezzi d’Ambra”, un filmato che descrive una normale giornata di allenamento di Ambra Sabatini, atleta paralimpica, medaglia d’oro nei 100 metri piani ai Giochi di Tokyo 2020, insieme con i compagni di squadra Ilaria Verderio e Nicolas Artuso, e l’amichevole partecipazione dell’allenatore Pasquale Porcelluzzi. Vedere Ambra correre, vederla compiere esercizi propedeutici alla sua disciplina e vederla competere fa completamente dimenticare il suo arto artificiale, lasciando spazio alla semplice e armoniosa meraviglia di una grande atleta in azione.Qui risiede tutta la potenza narrativa della sua storia e del suo esempio: nella capacità di azzerare le distanze e di promuovere uno spazio comune, in cui lo sport è di tutti, e in cui l’esperienza individuale non dipende da alcuna condizione di partenza.

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