La sconfitta di Molteni? Tradito dal voto disgiunto

I dati L’analisi dei numeri conferma: elettori del centrodestra pro Rapinese

Se Giordano Molteni non è approdato al ballottaggio, con ogni probabilità i responsabili vanno cercati proprio all’interno del centrodestra. Perché dall’analisi dei dati elettorali - oltre che dalle indiscrezioni provenienti da molti rappresentanti di lista presenti ai seggi - emerge come il voto disgiunto abbia penalizzato Molteni e favorito Alessandro Rapinese. Il candidato civico, infatti, avrebbe ricevuto un certo numero di consensi (difficile al momento sapere quanti, però) provenienti proprio dall’elettorato di centrodestra.

Nel corso della diretta web sul nostro sito, lunedì pomeriggio, avevamo dato conto di una curiosità intercettata da uno dei cronisti presenti ai seggi: il voto disgiunto di un elettore che ha scritto una preferenza per un candidato di Fratelli d’Italia (l’ex forzista Toni Tufano) e barrato il nome dell’aspirante sindaco Rapinese. Altri rappresentanti di lista hanno invece intercettato diverse schede con voto alla lista della Lega, ma X sul nome di Rapinese.

Ora i numeri confermano che il voto disgiunto è stato tutto fuorché favorevole per Giordano Molteni.

Sempre numeri alla mano è possibile anche dare un ordine di grandezza sui voti in più ricevuti da Rapinese grazie al voto disgiunto: dal centrodestra sono arrivate, a favore del civico, tra le 150 e le 200 preferenze.

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