La stazione sfratta i pannelli: «Che rumore, non dormo più»

Camerlata Rimossi per realizzare la rampa d’accesso al posteggio: «Non sono stati rimessi e non riesco a parlare con nessuno in Comune»

01:13

«Dormo tre ore a notte». È stanco Emanuele Caso, abitante delle case comunali di via San Bernardino 32a. Del resto, la finestra di camera sua dista, in linea d’aria, una decina di metri dalla porzione di strada che collega via del Lavoro alla via Canturina e, da lì, al viadotto.

Rumore giorno e notte

Prima, le barriere fonoassorbenti permettevano al comasco e a sua moglie di riposare e non essere infastiditi, giorno e notte, dal rumore delle vetture di passaggio. Ma, con la realizzazione della corsia d’accesso al nuovo parcheggio comunale della stazione di Como Camerlata, i pannelli sono stati tolti e mai più rimessi. Così, sono cominciati i problemi.

«Non riesco più a riposare – commenta – l’unica opzione è spostarmi sul divano o prendere sonniferi. Non c’è verso. Del resto, la finestra di camera dista una decina di metri dalla strada». Riavvolgendo il nastro, l’abitante delle case comunali racconta come, ai tempi della costruzione della bretella, i tecnici fossero passati nel prato vicino a casa, vista la contiguità fra i condomini e la nuova infrastruttura in divenire, per valutare come mitigare l’impatto acustico: «All’inizio – spiega – volevano collocare delle barriere di cemento armato. In quel modo, però, non avremmo avuto luce. Così, è stato deciso di collocare quelle in vetro. Ai tempi, anche l’attuale sindaco Alessandro Rapinese venne e ci diede una mano».

Poi, di recente, è arrivata la nuova stazione: «Quando sono cominciati i lavori - continua Caso – ho contattato la ditta incaricata che, a sua volta, mi ha detto di rivolgermi al Comune. Ecco, dopo avermi risposto una volta al telefono, non sono mai più stato ricevuto. Quando ho avuto modo d’intercettare un dirigente del Comune, mi ha detto che non li avrebbero rimessi».

A quel punto, il residente ha deciso di fare un esposto in Procura e scrivere una lettera al sindaco e alla Regione. «Ho provato a contattare il primo cittadino senza fortuna – conclude – qui, nel condominio, ci sono anziani, alcuni di novant’anni, e persone con gravi difficoltà sotto vari profili. Eppure, niente è ancora stato fatto».

Il caso in consiglio

L’argomento è stato anche oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale a cura di gabriele Guarisco (Pd). Nel documento, si chiedeva al sindaco se prevedeva «la ricollocazione delle barriere fonoassorbenti a tutela dell’immobile residenziale di proprietà comunale di via San Bernardino da Siena 32a», se intendeva «disporre per attività di verifica dei livelli d’inquinamento acustico derivante dalla vicinanza con la bretella viaria, dopo la rimozione delle barriere fonoassorbenti, nell’immobile di via San Bernardino e negli altri immobili residenziali limitrofi alla strada».

Infine, il consigliere democratico domandava quali fossero le intenzioni «in merito alla mitigazione acustica del rumore in seguito alla rimozione delle barriere fonoassorbenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA