Landriscina scaricato da Forza Italia
«Mi cercarono loro, forse hanno paura»

Caprani aveva detto: «Brucerei chi vuole candidare il sindaco uscente, basta civici» - La replica: «Che stile, allora perché sostengono Draghi? Li preoccupa l’idea che io resti qui...»

Como

«Sono stati loro a venirmi a cercare, cinque anni fa. Se ora il signor Caprani si esprime in questo modo mi viene da pensare che, o sono un imbecille totale e allora fanno bene a liberarsi di me, oppure magari si stanno preoccupando della possibilità che io resti...».

Così il sindaco Mario Landriscina all’indomani delle durissime parole arrivare dal commissario provinciale di Forza Italia Mauro Caprani, che aveva ufficializzato il no alla ricandidatura di Landriscina - davanti alla senatrice Licia Ronzulli e un centinaio di amministratori locali - affermando testualmente: «Brucerei vivo chi propone di candidare il sindaco uscente a Como. Queste persone della società civile non hanno nulla a che fare con il governo di un Comune, è come prendere un ginecologo e chiedergli di operare un aneurisma cerebrale».

Botta e risposta

Landriscina ha incassato il colpo sottolineando che al momento non ci sono state altre prese di posizioni ufficiali nel centrodestra, ma in realtà è ben nota la contrarietà anche di Fratelli d’Italia all’idea del bis. Il primo cittadino ora ha dunque l’appoggio unicamente della Lega e della sua lista civica, tuttavia anche ieri ha proseguito con la “campagna elettorale”, chiudendo un altro weekend all’insegna del presenzialismo, dopo quattro anni in cui aveva scelto una linea opposta (basso profilo, per usare un eufemismo).

«Il signor Caprani - ha detto ai microfoni di CiaoComo - con lo stile che lo contraddistingue, molto signorile, ha detto che preferirebbe bruciare chi mi propone ancora come sindaco. Con molta simpatia e leggerezza, senza volermi paragonare minimamente al presidente del Consiglio, faccio notare che Forza Italia siede con un presidente del Consiglio che proviene da un’area laica, mentre qui si smentisce per il tramite del suo coordinatore provinciale (nel senso che boccia l’idea del candidato civico, ndr) e smentisce la logica che li aveva portati a bussare alla mia porta anni fa. Erano venuti a bussare Forza Italia e la Lega, perché allora piaceva molto l’idea di candidare un laico con una storia alle spalle».

Niente bandiera bianca

«Questa è una grande esperienza - ha aggiunto - con luci e ombre, non ho certamente soddisfatto tutti e quindi è legittima la posizione del coordinatore di Forza Italia. Certo mi spiace che un partito di grande prestigio faccia esternazioni con questo stile, ma non sono per niente preoccupato. Anzi queste cose un po’ mi galvanizzano. Vedere che ho tanta contrarietà mi fa pensare due cose: o sono veramente un imbecille e allora hanno ragione a pensare di liberarsi di me o magari qualcuno si preoccupa di questa possibilità. Non passerà molto tempo prima che si sappiano le cose, il centrodestra farà le sue valutazioni e se vorrà mi dirà qualcosa, io farò le mie di sicuro. È evidente che c’è una contro azione di qualcuno, e il signor Caprani è tra questi, che dicono “basta con i candidati civici, ci vogliono candidati politici”. Non è che me ne faccio un cruccio, io però un po’ di esperienza l’ho maturata, qualcosa ho capito, e posso pensare di dire la mia...».

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