Prime richieste di scarcerazione
Ma il tribunale (per ora) non decide

Inchiesta paratie e mazzette

Prime discussioni a Milano, di fronte al tribunale del riesame nell’ambito dell’indagine della Procura di Como su paratie e dintorni.

Ieri mattina ha aperto le danze la difesa di Roberto Ferrario, il professionista accusato di avere offerto denaro all’ingegnere Pietro Gilardoni - all’epoca dirigente dell’ufficio Reti del Comune - in cambio di un favore consistito nel tentativo di sbloccare un progetto di ristrutturazione residenziale in Salita Peltrera.

Per discutere della richiesta di remissione in libertà avanzata dai suoi avvocati, a Milano si è presentato anche il pm Pasquale Addesso, titolare del fascicolo. Il magistrato, secondo quanto si è appreso, avrebbe presentato al tribunale ulteriore documentazione, a integrazione dei motivi che, a fine maggio, lo avevano indotto a richiedere per Ferrario la misura. Il responso? Nulla, per ora almeno, visto che il tribunale si è riservato, rinviando una decisione che dovrebbe comunque arrivare entro domani.

Il pubblico ministero ha fatto in tempo a rientrare a Como in tarda mattinata. Nel pomeriggio è infatti iniziata l’audizione dell’imprenditore Giovanni Foti, che per il tramite del suo avvocato - il legale comasco Simone Gatto - aveva chiesto e ottenuto di poter essere sentito, dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip: «Abbiamo chiarito quello che ritenevamo di dover chiarire», ha detto l’avvocato al termine di un interrogatorio durato circa tre ore


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