Via Milano, i residenti esasperati
«Quando passano i bus trema la casa»

I cittadini lamentano le vibrazioni trasmesse a causa del porfido dissestato

Davanti a San Bartolomeo tremano le case, il porfido da anni attende una riqualificazione e le vibrazioni dei mezzi si trasmettono alle abitazioni e fanno tremare vetri e credenze.

«Il problema c’è da anni, ma onestamente mi pare sia peggiorato parecchio – racconta Giorgio Castiglioni – Colpa del porfido davanti alla chiesa di San Bartolomeo, la casa trema quando passano soprattutto i bus o i camion dell’immondizia. Mezzi che, specialmente la notte, corrono veloci. A parte il fastidio per il sonno, le vibrazioni preoccupano perché davvero si muovono i mobili, si sentono degli scatti e non vorrei che a lungo andare anche la stabilità del condominio ne risentisse». La segnalazione è stata inoltrata a Palazzo Cernezzi. «Già tanti anni ci eravamo rivolti al sindaco Mario Lucini – spiega Castiglioni – ma non è mai stato fatto nulla». Gli interventi dei vigili con cartelli e toppe non sono una novità davanti a San Bartolomeo, con biciclette e ciclomotori che più volte hanno rischiato di cadere per colpa di buche e avvallamenti.

«Anche camminare è complicato davanti a San Bartolomeo – dice Silvana Cappellini , un’altra residente – I marciapiedi davanti ai giardinetti a triangolo sono tutti rovinati, ci sono pezzi che si staccano e bisogna fare molta attenzione». Il fondo stradale sconnesso in passato ha sollevato analoghe proteste tra gli abitanti dei caseggiati nella parte bassa di via Napoleona, come pure a Lora. «Qui soprattutto la notte ballano i vetri – spiega Angela Ronchetti , sempre da via Milano – Si sentono i mobiletti e le credenze che fanno rumore, in particolare ai piani alti. Succede anche di giorno, ma magari ci si fa meno caso».

La scorsa estate il Comune di Como ha redatto un progetto da 500mila euro per mettere mano al porfido malconcio di via Milano bassa, proprio davanti alla chiesa di San Bartolomeo. Nelle carte gli uffici di Palazzo Cernezzi evidenziano le condizioni ammalorate del porfido con il passaggio dei mezzi di trasporto che peggiora la situazione tanto da non garantire condizioni di sicurezza. Dunque occorre intervenire «per migliorare la capacità portante della sede stradale e migliorare l’aspetto del contesto urbano che attualmente versa in condizioni precarie e di ammaloramento». L’intenzione è rimuovere i cubetti dalla strada e i cordoli in massello dei marciapiedi per sistemare il fondo e formare una nuova pavimentazione sempre in porfido.

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